In 4 mila a spingere il Gravina nei play-off. Successo sul Fragagnano (2-0). Tabellini e cronaca

Per comprendere una gara come quella tra Gravina e Fragagnano bisogna immaginare un quadro dove, strano ma vero, la cornice è più bella del quadro. La cornice: 4000 spettatori che in Promozione lo puoi solo sognare. Dove 4000 non fa solo quantità. E’ qualità etico-sportiva allo stato puro. E’ tante famiglie insieme allo Stadio, giovani festanti che ballano al passaggio delle telecamere, perché la festa è qui. Al Comunale vincono perfino le quote rosa ed i dirigenti del Fragagnano, pur perdenti, gioiscono  ed utilizzano i telefonini non  per lamentarsi di torti subìti, perché qui nessuno ha subito torti, ma per fotografare il pubblico avversario che non è pubblico avverso, ma solo il tuo contendente che ti ha strappato tre punti rispettando le regole.GRAVINA (5-3-2): 1 Cilumbriello; 6 Bruni, 5 Ciardi, 4 Nuzzi, 2 Losappio, 3 Chiaradia (28´st 14 Varisco); 11 Cardano, 8 Casatella (11´st 16 Costa), 7 Termine; 9 Ieva (20´st 15 Pellicciari), 10 Gilfone. All.: Girolamo Zinfollino. FRAGAGNANO (4-5-1): 1 Maggi; 2 Micelli, 5 Calò, 6 Cellamare, 3 Macrì (42´st 17 Galeano); 10 Cimino V., 7 De Bartolomeo (32´st 16 Guarini), 8 Baratto (21´st 14 Russo), 4 Arcadio, 11 Cimino F.; 9 Rito. All.: Carmine De Falco. Reti: st 7´ Chiaradia, 40´ Pellicciari.

di Ninni Cannella

Per comprendere una gara come quella tra Gravina e Fragagnano bisogna immaginare un quadro dove, strano ma vero, la cornice è più bella del quadro. La cornice: 4000 spettatori che in Promozione lo puoi solo sognare. Dove 4000 non fa solo quantità. E’ qualità etico-sportiva allo stato puro. E’ tante famiglie insieme allo Stadio, giovani festanti che ballano al passaggio delle telecamere, perché la festa è qui. Al Comunale vincono perfino le quote rosa ed i dirigenti del Fragagnano, pur perdenti, gioiscono  ed utilizzano i telefonini non  per lamentarsi di torti subìti, perché qui nessuno ha subito torti, ma per fotografare il pubblico avversario che non è pubblico avverso, ma solo il tuo contendente che ti ha strappato tre punti rispettando le regole.

Il quadro: certo non si può dire che la tela sia immacolata, ma nel segno delle linee guida della nuova società murgiana anche il terreno di gioco in breve si allineerà alla bellezza degli spalti. Tra le due squadre il Gravina conosce meglio le regole del rally ed a queste aggiunge l’entusiasmo che la sua gente trasmette, sicchè ci mette pochi attimi per aver da ridire sulla presenza di un palo alla destra del portiere Maggi che, maleducatamente si oppone al primo tentativo di affondo. Il Fragagnano pensa ancora che tutta quella gente è troppo bella da vedersi e quasi si vergogna ad entrare in partita, per non rovinare una festa annunciata. Bisogna attendere il secondo tempo per capire che ora si fa sul serio. Pronti, via ed al 7’ il portiere tarantino vola di palo in palo e smanaccia un tiro che si trasforma,  come si dice in gergo, in una seconda palla sulla quale si avventa Chiaradia che sembra aver preso la rincorsa sin dal centrocampo per quanto impeto ci mette per bersi il dirimpettaio ed infilare Maggi.

Il Fragagnano di giornata ha dei problemi e si vede. Le assenze si fanno sentire e le presenze non sono al meglio, alcune delle quali per problemi di tenuta fisica ed altre perché costrette a giocare fuori ruolo per forza maggiore. Nel calcolo è giusto aggiungere la scarsa confidenza con questo tipo di terreno gioco, anche se in queste categorie avere un campo così non è reato e l’approccio degli uomini di Zinfollino che, onore al merito, oggi non ne hanno per nessuno, perché la giornata pro-gialloblù viene una volta all’anno e bisogna onorarla al meglio. Nel finale di gara De Falco tatticamente inventa tutto l’inventabile

per portare a casa l’ottavo risultato utile consecutivo e spingendosi all’attacco lascia l’ultimo guizzo a Pellicciari che sigilla il risultato a favore del suo Gravina che vince, con merito, la settima partita consecutiva. Ora i playoff diventano una partita a ranghi allargati e fino alla fine sarà una bella lotta. Vinca chi può.

Condividi:
WhatsApp
Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
CONDIVIDI
WhatsApp
Facebook
Twitter
Telegram