Fidelis Andria in serie D, il sogno diventa realtà e festeggia anche l’Altamura che sale in Eccellenza

E alla fine tutto è bene quello che finisce bene. La maggior parte delle storie a lieto fine, termina con questa frase e noi questa volta l’adattiamo al mondo calcistico. La Fidelis Andria torna in serie D, dopo un anno nell’inferno dell’Eccellenza e a quasi 12 mesi esatti dal fallimento dell’AS Andria che ha determinato la sparizione del calcio professionistico in città.

Infatti lo scorso 30 giugno, l’allora presidente De Pasquale di turno, non recapitò nessuna domanda di iscrizione, nella sede della Federazione, al campionato di Seconda Divisione. Dunque 30 anni di professionismo furono persi così, come per incanto.

Lo sconforto e la rassegnazione, durarono però un mese, perchè nacque la Fidelis Andria 1928. Un progetto ripartito dall’Eccellenza che ha visto inizialmente molto scetticismo per la categoria misera, ma che nel corso dei mesi è cresciuto sempre più, fino a portare quasi 6000 persone al Degli Ulivi, come quest’oggi.

Una squadra forte (ricostruita a dicembre), con un tecnico preparato ed ambizioso come Nicola Ragno, ha regalato durante questi mesi belle emozioni, fermandosi però solo ad un punto dalla promozione diretta. Tifosi scontenti, ma speranzosi perché con i play-off il sogno serie D era ancora possibile. E allora via all’appendice stagionale con le vittorie contro Libertas Molfetta, Mola, Quarto (un pari al ritorno) e Parmonval in entrambe le gare.

Quella contro i siciliani è stata davvero la sublimazione di un percorso vincente. All’andata finì 3-1 per gli azzurri, che rischiarono nel finale, ma il risultato acquisito, ha permesso di far partire i preparativi per la grande festa odiera. Il Degli Ulivi stracolmo in curva e tribuna, ha ospitato quasi 6000 persone e parliamo di un campionato di Eccellenza, non di Champions League.

La gara ha visto la Fidelis sconfitta per 1 a 0, ma la cronaca interessa poco. Nella prima frazione gli azzurri hanno pensato a mantenere la sfera, cercando però spesso l’offensività. Moscelli, Loseto e Di Rito i più attivi, ma spesso la concretizzazione è mancata, vuoi per sfortuna (vedi il palo colpito da Loseto 30°), vuoi anche per poco mordente. La prima frazione non regala altre emozioni e si va al riposo sullo 0-0.

La ripresa è di tutt’altro tenore. I tifosi continuano incessanti la propria festa sugli spalti, nonostante la pioggia caduta durante la gara. Al 56° però arriva la doccia gelata. Ike vince un rimpallo e supera la difesa di casa, presentandosi solo davanti a Sansonna e battendolo con un tiro di precisione. Il Parmonval ad un certo punto sembra averne più degli azzurri ed un po’ di apprensione si avverte in tribuna. Ma per passare, ai sicialini servirebbero altre 2 reti. Nel fianle espulso La Fortezza, che lascia i suoi in 10 per un quarto d’ora abbondante.

Ma al triplice fischio è festa!

L’irrefrenabile gioia dei tifosi si riversa tutta sul terreno di gioco, per festeggiare con i calciatori, ma anche alla ricerca di maglie e pantaloncini. Per la Fidelis ritorna una promozione sul campo dopo 17 anni, quando la Fidelis Andria salì dalla C1 alla Serie B, mentre per Ragno è la sesta promozione in carriera.

Quello che conta però è che la serie D sia realtà. E adesso via ai festeggiamenti, perché la promozione è meritata, anzi, strameritata.

IL TABELLINO

Fidelis Andria – Parmonval

Fidelis Andria (4-4-2) Sansonna, Lavopa, Campanella, Anglani, Colucci, Strambelli, La Fortezza, Logrieco, Loseto (70° Riontino), Mosceli, Di Rito.
A disp. Leo, Colangione, Quercia, Cannone, Riotnino, Trotta, Albrizio. 
All. Ragno

Parmonval (4-2-4) Versaci, Alletto, Cavaliere (29° Lala), Tarantino, Pizzimenti, Minnone, Bognanni, Manfrè, Serio, Stassi (62° Ambra), Ike
A disp. Basile, Montesanto, D’Ambra, Citarda, Caronia, Lentini, Lala
All. Mutolo 

Reti: 56° Ike


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