Foggia-vertice societario. Stroppa non rischia, ai giocatori si chiedono risposte!

Un altro pari scialbo è servito ad aprire la riflessione in casa Foggia. L’1-1 maturato allo Zaccheria ieri sera, unito alla fragilità caratteriale di una squadra che ha perso lucidità, chiudendo in nove per le espulsioni di Loiacono e Padovan, ha imposto, nella tarda serata, un vertice dirigenziale che si è tenuto nel quartier generale dei fratelli Sannella, negli uffici del pastificio Tamma di Corso del Mezzogiorno. Di certo c’è che i numeri del Foggia (2 vittorie, 6 pareggi ed una sconfitta nelle ultime 9 giornate di campionato) non soddisfano, né potrebbe essere diversamente, la proprietà. Rischia Stroppa? Assolutamente no. Semmai in discussione – stando alle indiscrezioni trapelate – sarebbe finito l’atteggiamento della squadra, perlomeno di parte di essa. A quella stessa squadra è richiesta una risposta immediata, a cominciare da sabato a Reggio Calabria. Sembra spazientito anche il pubblico dello Zaccheria, che ieri sera ha sottolineato con una bordata di fischi il proprio disappunto in una serata che pure sembrava essere partita bene: al 10’ il Foggia era già in vantaggio grazie al destro di Maza che sembrava avesse spianato la strada verso i tre punti.

Prima e dopo altre occasioni che lasciavano presagire la possibilità di portare a casa un successo senza patemi. Un Foggia gradevole per una ventina di minuti. Poi il buio, la sofferenza ed un Foggia che è riuscito a dare il peggio di se nella ripresa, quando ha prima incassato su rigore il pari dei campani e successivamente è rimasta in dieci per l’ingenuo fallo di Loiacono e addirittura in nove per l’inutile ed inspiegabile calcione di Padovan a Rajcevic. Proprio questi limiti hanno imposto alla società di fare il punto della situazione. Il tecnico, come detto, non è mai stato (ne lo è ora) in discussione. Le risposte il club le pretende dalla squadra. Dovranno arrivare a breve per non perdere di nuovo il treno con fermata serie B.

Carmine Troisi, TELEFOGGIA

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