Il Foggia vola al secondo posto. battuto l’Akragas (2-1). Una “torcida” lo Zaccheria

I tre punti arrivano dalla Cantera. Perché la resistenza dell’Akragas è spezzata da due prodotti del vivaio del Barca. Loro aprono e chiudono la sfida, in mezzo c’è l’altro eroe della serata, Micale, che scrive una sorta di favola in una notte dai contorni magici. Fa festa lo Zaccheria, strapieno e traboccante di felicità. Con sofferenza, a denti stretti ma con caparbietà la squadra di De Zerbi porta a casa tre punti che valgono il secondo posto solitario e timbrano l’ipoteca sui play off.

DUBBI E…CERTEZZE – Il tecnico bresciano sorprende tutti anche nelle scelte: si affida a Riverola, che sostituisce Agnelli e che con Vacca ha il compito di imbastire la manovra e ricucire all’occorrenza. In attacco, invece, tocca a Sarno fare il centravanti, con Chiricò e Sainz Maza ai lati. Il Foggia preme subito, centra una clamorosa traversa con un siluro di Coletti e la sblocca al 13’: sugli sviluppi di un calcio di punizione, Maza fa il Messi e indirizza la sfera sotto la traversa. La palla sbatte a terra, forse dentro, forse no ma per l’arbitro è gol. Il torto dei rossoneri è quello di non trovare la via del raddoppio. E alla prima occasione il Foggia viene punito: Micale anticipa Di Piazza, soffiandogli il pallone dai piedi. Per l’arbitro, però, c’è contatto: calcio di rigore tra la rabbia e lo stupore di tutti. Sul dischetto, Madonia fa centro e al 28’ il punteggio torna nuovamente in parità.

FAVOLA MICALE – Il Foggia accusa il colpo e rischia poco prima dell’intervallo, quando ancora Di Piazza scatta sul filo del fuorigioco e si presenta tutto solo davanti al portiere: Micale, però, scrive il primo capitolo di una fiaba che come vedremo darà ancora emozioni e gloria al giovane portiere originario di Serracapriola. Nella ripresa lo spartito resta identico: il Foggia ha un possesso esasperato ma verticalizza poco. Gli spazi sono limitati perché i siciliani difendono praticamente in nove e in queste condizioni diventa difficile creare nitide palle-gol affidandosi al fraseggio. A mezzora dalla fine De Zerbi cambia: fuori Chiricò, dentro Arcidiacono, con Sarno ridonato al suo ruolo naturale. Ma al 67’ ecco salire in cattedra ancora super Micale, che salva su una conclusione a botta sicura di Salandria, imbeccato da Di Piazza dopo un contropiede.

RIVEROLA SHOW – Foggia a trazione anteriore negli ultimi 22 minuti: De Zerbi inserisce Floriano per Di Chiara, i rossoneri premono ma non trovano sbocchi e la sensazione è che per vincerla serve un’invenzione. Che puntuale arriva all’80’, quando Riverola, con una splendida conclusione a giro, realizza il 2-1 che rischia di far venire giù lo stadio. Comincia la festa ma c’è ancora da stringere i denti, anche perché il Foggia, con Floriano, fallisce il gol della sicurezza, colpendo il secondo legno della serata. E all’86’, con Arcidiacono, in pallonetto, si divora ancora la palla del 3-1. Al fischio finale, le braccia levate al cielo: il quinto successo di fila vale momentaneamente l’etichetta di migliore seconda tra tutti e tre i gironi, cosa che se confermata a fine campionato darebbe vantaggi non trascurabili negli spareggi promozione. A fine gara la festa, con la celebrazione della conquista della Coppa Italia e il giro di campo accompagnato dagli applausi e dai cori dei 13 mila dello Zaccheria.

Carmine Troisi (Telefoggia)

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