Il Reali Siti non si ferma è caccia alla seconda piazza. Fiordelisi: “Bisogna dare di più del cento per cento”

Caccia alla seconda piazza del campionato regionale di Prima categoria (per poter disputare le gare play-off in casa) per il Reali Siti Stornarella del presidente Mario Fiordelisi. Domenica scorsa ennesima vittoria con il Minervino (3-0) pe runa squadra sempre più cinica, pragmatica, quadrata: Gentile e soci resistono in quota nel campionato di Prima categoria: l’undici di Angelo Daniello ha la scorza dura: lo dice la classifica, lo ribadiscono moltissimi tra gli addetti ai lavori.

Il piazzamento ai play-off, obiettivo stagionale acciuffato per tempo dopo un inizio balbettante, appare mai come ora discutibile. I ragazzi di Fiodelisi ci credono e la presenza sul podio è cosa nota da ormai tre mesi: un tabellino importante, figlio del lavoro e di una continuità di risultati che legittimano le ambizioni del sodalizio presieduto da Fiordelisi, mai come quest’anno pronto al salto di categoria. Mostra un moderato ottimismo il tecnico, chiamato ad analizzare la parabola dei suoi: “Meritiamo la nostra posizione in classifica – dice Daniello -. Questo gruppo ha saputo fare quadrato quando mancavano i risultati, e sta rispondendo anche all’attuale problema dell’assottigliamento della rosa per via di qualche infortunio. Ma non molliamo nulla, sapremo fare di necessità virtù”.

Il Reali Siti resiste in quota e rimanere in pianta stabile tra le prime tre. Insomma il conto alla rovescia è cominciato per la seconda piazza. “Serve da qui alla fine delle grandi prestazioni – dice ancora il tecnico -, le squadre che andremo ad affronatre sono buone compagini già a partire dal Lesina. Bisogna dare di più del cento per cento, altrimenti queste gare non le vinci, non andremo certo lì con un atteggiamento attendista. Giocheremo alla pari abche se non dobbiamo farci prendere dalla foga di voler segnare a tutti i costi fin da subito. Aspetteremo i nostri avversari per colpirli al momento giusto, penso sia la strategia migliore, poi sarà il campo a parlare”.

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