Manfredonia: un silenzio assordante, ma il tempo corre inesorabilmente…

Qualcosa si muove. Seppur nel silenzio più assoluto di queste settimane (la fine del campionato è targata 4 maggio), col rincorrersi frenetico di voci più o meno attendibili, dalla società sipontina filtra un cauto ottimismo. Un silenzio che non ha voluto dire immobilismo, o stanca attesa verso uno scontato epilogo negativo. Il lavoro per consentire la “salvezza” dell’Asd Manfredonia con la conseguente iscrizione al campionato di Serie D, sta proseguendo alacremente, e nel weekend potrebbero arrivare importanti novità in merito.

La pesante situazione debitoria è storia nota- si parla di sei mesi di stipendi arretrati per calciatori, staff tecnico e dirigenziale-, e prima di qualsiasi mossa riguardante l’iscrizione, è necessario risolvere la problematica più importante. Infondate le voci per le quali tanti calciatori avrebbero aperto vertenze contro la società per il mancato pagamento degli emolumenti (al momento solo un calciatore si sarebbe mosso in questo senso), circolano indiscrezioni che vedrebbero alcuni imprenditori foggiani fortemente interessanti ad intervenire nella società sipontina.

Occorre comunque fare in fretta e far sì che il lavoro sottotraccia di queste settimane dia i frutti sperati, poiché le scadenze sono imminenti: dal 7 all’11 luglio il termine massimo per l’iscrizione alla stagione 2014/2015 nel campionato di competenza, con la presentazione della documentazione completa (tra cui l’omologazione dello stadio) e 31mila euro necessari all’iscrizione. A ciò vanno premesse le liberatorie dei tesserati, che certifichino l’avvenuto saldo dei debiti regressi.

Lo smacco di un altro fallimento ravvicinato, dopo quello del 2010, sarebbe un fardello troppo pesante da sopportare per una città che attraversa un momento delicato sotto tutti i punti di vista. Tenere il Manfredonia in vita, conservando una categoria come la serie D tornata ad essere una IV Serie, è l’obiettivo immediato e imprescindibile per chi ha a cuore il calcio in città.

Graziano Sciannandrone – manfredonianews.it

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