Il cappotto della prima giornata in casa del Peschici (2-6) è un brutto ricordo. L’Ascoli Satriano del tecnico Nicola Montemorra inizia ad incutere paura alle pretendenti alla vittoria finale. Due successi di fila per Lisi, Ciccino, Venuto, Lobozzo, Ferrazzano e Giusto che domenica prossima attendono sul campo amico l’Ischitella per un eventuale tris. La squadra inizia a girare, il tecnico è soddisfatto. Un concetto solo: fiducia. Ripetuto come un mantra. Fiducia nei mezzi, nelle idee, nel lavoro che verrà svolto.
La scelta stuzzica il pensiero dei tifosi, che seguono da vicino questa squadra che ha nelle proprie file tanti figli ascolani. Montemorra è una certezza assoluta, conosce l’ambiente, ha già allenato nel settore giovanile. Gran lezione, la sua. Voleva allenare: è partito dai ragazzi. Umile, come è sempre stato. Gavetta coi giovani, età difficile per antonomasia, ora i grandi (si fa per dire) della Terza categoria. Gallo e Mastrullo gli autori dei gol a MOnte dove i gialloblu hanno vinto per 2-1 regalandosi la seconda vittoria di fila.
Ha lavorato talmente bene che la società ha deciso di regalargli le chiavi della prima squadra. Il gruppo è buono. Le ambizioni non mancano. Di Trani, Totaro, De Reda, e D’Agrosa vogliono fare bene ancora. “Da soli non si va da nessuna parte – esordisce Nicola Momtemorra –. Ci sono tre componenti: società, staff tecnico, giocatori – prosegue – se c’è armonia, inzia un percorso interessante. Senza non combiniamo nulla di buono. L’armonia è la base di tutto, non può mancare. Abbiamo la possibilità di fare calcio in modo diverso, con me s’apre un ciclo. Ho molte idee, vedrò quali saranno praticabili. Mi auguro che s’inauguri un ciclo soddisfacente per la società e per il paese, la piazza merita.