Protesta la Gargano calcio contro gli arbitri: troppe sanzioni ingiustificate!

RODI GARGANICO – Oltre al danno la beffa. Protesta la Gargano calcio che si sente vittima degli arbitraggi. “Sono ormai sei le giornate di campionato di Promozione e sono altrettante le giornate che la Gargano Calcio è vittima di arbitraggi a dir poco scandalosi – attacca subito il presidente della società Garganica, Agostino Triggiani -: rigori a favore non dati, rigori inesistenti assegnati contro, ammonizioni ed espulsioni subiti con molta facilità, goal regolare annullato per inesistente posizione di fuorigioco. Tutto questo senza che mai da parte dei giocatori e dei dirigenti ci sia stata protesta violenta o insulti verso i direttori di gara. Questo è il danno. La beffa è che a questo si aggiungono le penalità inflitte al tecnico, al dirigente e al massaggiatore, queste ultime, assegnate a fine gara senza alcuna motivazione, facendo diventare la Gargano Calcio una delle squadre più indisciplinate del Campionato”.

Quindi viene da chiedersi: cosa sta succedendo nella Gargano Calcio che nelle ultime due dizioni ha vinto la Coppa Disciplina.

“Non sta succedendo niente – dice il presidente -. La Gargano Calcio è la stessa che per due anni consecutivi ha vinto il Premio disciplina per essersi classificata prima; è la stessa in cui giocatori e dirigenti hanno fatto del fair play il proprio modus operandi; la Gargano Calcio è la stessa che accoglie sempre con ospitalità e cortesia dirigenti e giocatori avversari; la Gargano Calcio è la stessa in cui i dirigenti trattano gli arbitri e gli assistenti sempre con gentilezza sia prima e sia dopo la partita: non solo quando si vince, ma anche quando si perde  fosse pure in modo ingiusto. Di quanto detto sopra sono tantissime le testimonianze”.

E allora perché tutto questo accanimento?

“Diamo fastidio a qualcuno o il nostro modo di fare non piace, forse – conclude il masismo dirigente -. Se diamo fastidio a qualcuno o se il nostro peso societario è bassissimo non possiamo farci niente, ma se invece è il nostro fair play, che da sempre ci ha caratterizzato, a  non piacere, neanche in questo caso possiamo farci niente, perché non è nostro stile comportarci in modo diverso”.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)

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