Romagnoli. “Pardon sono stato frainteso, non andiamo in Molise. Aspettiamo le decisioni della Figc”.

In merito a quanto apparso nelle ultime ore su alcuni organi di informazione a proposito di un possibile trasloco della Vicarius Apricena in una qualsiasi categoria della Federazione Molisana il Presidente Antonio Romagnoli precisa che “nessuno, da parte della Società, ha mai preso minimamente in esame l’idea di trasferire la squadra in altra federazione diversa da quella pugliese”.
“Leggo con stupore delle dichiarazioni, a me attribuite, che non rispecchiano assolutamente la volontà mia né della Polisportiva che mi pregio di rappresentare. Qualche ora fa sono apparsi su alcuni organi di informazione dei virgolettati nei quali il sottoscritto affermerebbe che, in caso di giochi già fatti, ossia del mancato ripescaggio in Promozione pugliese della Vicarius, sarei pronto ad iscrivere la squadra anche all’ultimo campionato molisano”.
È evidente – prosegue Romagnoli – che una mia battuta a microfoni spenti sia stata interpretata male da chi l’ha raccolta. In effetti nella giornata di ieri ho avuto un informale colloquio telefonico con un giornalista locale al quale, da addetto ai lavori e conoscitore del settore, ho chiesto notizie in merito alle mosse della federazione sui ripescaggi.Quest’ultima, infatti, in questi giorni sta lavorando alla formulazione dei gironi e dei calendari per la stagione 2014/2015. E noi, come tante altre Società pugliesi, attendiamo serenamente le decisioni che prenderà il massimo organo sportivo regionale”.
“Siamo più che ottimisti, visto anche quanto dimostrato sul campo, che il prossimo anno potremo giocare nel campionato regionale di Promozione. E stiamo già lavorando per allestire una squadra che ben si comporti in questa impegnativa realtà”, va avanti Romagnoli.
In effetti il Molise è una regione che apprezzo e nella quale mi reco spesso, vista anche la vicinanza ad Apricena. Ma, ad oggi, le uniche trasferte che ho in programma in quella zona sono assolutamente personali e di piacere. Nulla a che fare con lo sport”.

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