Il tecnico Celeste Ricucci dopo il passaggio al Carapelle: “Vi spiego la mia scelta”.

Un fulmine a ciel sereno: in pochi avrebbero scommesso nel cambio di panchina a Carapelle e nel divorzio tra il tecnico foggiano e il Monte Sant’Angelo. “Nel calcio dilettantistico tutto è rapportato ai sacrifici – attacca Celeste Ricucci -, a Monte sono stato benissimo, due anni che non dimenticherò tanto facilmente, ma la distanza chilometrica e i sacrifici fatti sono davvero tanti. La distanza con Ordona (dove si allena il Carapelle ndc) mi permetterà di stare più vicino alla mia famiglia. Ringrazio tutti a Monte, dalla dirigenza ai calciatori, ai tifosi in particolare che mi hanno sempre incitato. Due anni che non si dimenticheranno tanto facilmente perchè lì abbiamo vissuto davvero una favola”. Ed in effetti tante sono state le soddisfazioni del tecnico che in precedenza aveva guidato la Sanseverese, il San Nicandro e l’Apricena. “Difficilmente si riuscirà a cancellare questa stagione – sottolinea ancora Ricucci -, tanti sacrifici ma anche tante soddisfazioni con un gruppo di giocatori davvero eccezionali”. L’incontro con il presidente del Carapelle Mario Tarantino è stato casuale. “In effetti ci siamo visti in banca e lui mi ha proposto il suo progetto – rimarca Ricucci -, l’ho sposato quasi subito anche se mi dispiaceva lasciare Monte”.

A BREVE L’INTERVISTA VIDEO CON ALTRE NOVITA’

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