Il segreto?. “La voglia di fare bene di tutti i miei giovani giocatori e il lavoro del gruppo. Eravamo partiti con qualche incertezza di troppo – si lascia scappare il tecnico Giovanni Capocchiano -, però poi la svolta è arrivata col cambio di modulo, ci ha dato maggiore solidità. Diciamo che la consapevolezza di essere una buona squadra è arrivata col tempo, perchè è vincere che aiuta a vincere”. Qual è, allora, il vero obiettivo del Real Zapponeta? “Intanto cerchiamo di fare ancora bene. Poi ne riparleremo.” E Gioacchino Di Noia, Matteo Capocchiano e Giorgio Esposito non posso sbagliare. “Con il Castelluccio – ammette il tecnico Capocchiano -, sarà l’ennesima battaglia gonistica e non sarà facile, ma credo che i ragazzi ormai sono consapevoli delle loro potenzialità e non deluderanno le attese.” Questione d’identità: i risultati li ascrive alla compattezza di un gruppo che, a poco a poco, ha imparato ad interpretare a dovere la parte.
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