San Severo. La rabbia è ancora tanta. De Felice: “Arbitro protagonista”

San Severo sconfitto in campo e punito duramente fuori. Le decisioni del Giudice Sportivo in merito a quanto avvenuto nel match interno contro la Turris, rese pubbliche nella mattinata odierna, colpiscono pesantemente i giallogranata: squalifiche di due turni a Cipolletta e Rossi, inibizione di venti giorni al d.s. Marino e 2000 euro di ammenda.

Il tecnico giallogranata, Severo  De Felice, critica aspramente gli atteggiamenti del direttore di gara Arace: “La vergogna continua, anzi, assume aspetti ancor più deplorevoli. È incredibile come un individuo possa dichiarare liberamente il falso; come però ho già detto a fine gara, può essere libero di dichiarare il falso su di un referto, ma non potrà mai mentire alla sua coscienza. Questo è ciò che ha scritto sul referto: “per avere rivolto espressioni offensive ed intimidatorie ai calciatori avversari e per avere colpito con calci e pugni l’ambulanza presente sul terreno di gioco in segno di protesta”. Questo, invece, è quanto accaduto realmente: al rientro in campo, Gallo, giocatore della Turris nonché amico di Cipolletta anche nella vita privata, lo stava rincuorando circa i cori offensivi dei tifosi corallini, e Cipolletta ha risposto di essere tranquillo. Ad un certo punto” – prosegue – “è intervenuto il nostro capitano che energicamente ha invitato il compagno a concentrarsi esclusivamente su ciò che riguardava il campo; Cipolletta, come reazione istintiva, per autocaricarsi psicologicamente, ha colpito con un cazzotto l’ambulanza. Il direttore di gara che, in compagnia del nostro segretario, precedeva Cipolletta e che quindi, essendo di schiena, non ha potuto nemmeno vedere ciò che è successo, sentendo il rumore provocato dal pugno, si è girato di scatto e, presumendo fosse stato il ragazzo a compiere un presunto atto di violenza, lo ha espulso. Davvero allucinante!”.

“Sono due anni” – continua De Felice – “che chiedo alla mia società una ripresa televisiva delle gare, proprio per tutelarci da eventuali ingiustizie, ed invece siamo costretti a subire angherie di ogni genere. Questi signori giocano con la professionalità, con la dignità, con la vita delle persone: oltre a condizionare una partita, rischia di farlo anche per il resto del campionato, poiché non avrò Cipolletta e Rossi per le prossime due gare. E magari in questo momento, mentre io ed il mio staff buttiamo il sangue e perdiamo la salute per cercare di fare al meglio il nostro lavoro e per cercare una soluzione alle problematiche create dal suo operato, lui continua tranquillo e beato la sua vita di tutti i giorni. Molto probabilmente questo rimarrà un semplice sfogo, ma a tutto c’è un limite ed a rimanere in silenzio, come mia abitudine, proprio non ci riesco”.

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