Spettacolo allo stato puro tra San Marco La Catola e Montagano (4-4)

E’ finito in pareggio l’attesissimo scontro al vertice della 23° giornata del campionato di Seconda Categoria. Un pareggio che non serve a nessuna delle due compagini. Al San Marco che perde contatto dai Reds Campobasso e agli ospiti che si giocavano le residue speranze di rimanere aggrappati al quinto posto.

SAN MARCO LA CATOLA 1984 –MONTAGANO 4 – 4

SAN MARCO LA CATOLA 1984:
Matteo, A. Iannantuoni, D’Antino, Tosches, Melfi (20’ Bilancia), Piccirilli, Pelosi, Di Criscio, G. Gallo, Antonacci, Ant. Gallo. A disp. Lembo, V. Iannantuoni, Zaccaria.
All. E. Ieronimo

MONTAGANO: Di Stefano, Di Nardo, Comegna, G. Galuppo (80’ G. Mariano), Mitri, Gius. Galuppo, Scherino, L. Mariano (Palladino), L. Galuppo, M. Garofalo, Ruscitto. A disp. Marinelli,
All. G. Palladino

ARBITRO: Sig. Fanelli di Campobasso

MARCATORI: 2’, 10’ e 54’ M. Garofalo, 7’ Di Criscio, 25’ G. Gallo, 76’ Tosches, 84’ L. Galuppo, 96’ A. Iannantuoni.

San Marco La Catola (Fg): Un pari, fortemente condizionato dalle decisioni del direttore di gara, il Sig. Fanelli, dimostratosi inadeguato per gare di questa importanza che ha evidenziato le perplessità emerse alla vigilia, dopo la notizia della sua designazione.
A farne le spese il San Marco che si è visto annullare due gol regolari e costretto a giocare in dieci gli ultimi 25’ minuti per l’ingiusta espulsione di Pelosi.

LA GARA:
Nonostante le assenze di Graziano Iannantuoni, indisponibile, di La Rosa e soprattutto del miglior finalizzatore della squadra, Picciuto, squalificati, il San Marco ha evidenziato tutto il suo potenziale offensivo realizzando quattro gol, colpendo tre volte i legni della porta avversaria, sciupando almeno sei palle gol e per finire si è visto annullare anche due gol regolari dimostrando che essere la formazione più prolifica del campionato non è frutto del caso.  
Inizio di gara scoppiettante, ritmi alti, al 2’ ospiti in vantaggio, punizione dal limite trasformata magistralmente da M. Garofalo. Un minuto dopo, Ruscitto, tutto solo in area tirava sul fondo da buona posizione. Al 5’ G. Galuppo di testa andava vicino al raddoppio su angolo di M. Garofalo.
Al 6’, finalmente, si vede il San Marco, G. Gallo se ne va sulla sinistra, mette al centro ma nessuno dei suoi compagni si fa trovare pronto a centro area. Al 7’ arriva il pareggio, G. Gallo, se ne va, questa volta sulla destra, mette al centro trovando pronto Di Criscio che da pochi passi realizza. Un minuto dopo è Pelosi a tentare la via del gol ma il suo tiro dai 20 metri termina sul fondo. Al 10’ arriva il raddoppio per gli ospiti. E’ ancora M. Garofano, sempre su punizione dal limite, a beffare Matteo.
Il San Marco non ci sta, si riporta con veemenza in attacco trovando sulla sua strada un avversario inaspettato, il sig. Fanelli, capace di annullare due reti in pochi minuti. Il primo ad Ant. Gallo che supera Di Stefano dopo una punizione battuta da Antonacci mentre gli avversari si sistemavano in barriera.
L’arbitro, prima convalida e dopo le proteste degli ospiti, torna sui suoi passi annullando, tra le proteste generali.
Due minuti dopo, il Sig. Fanelli si ripete annullando una rete di Pelosi, imbeccato da Di Criscio, per un presunto fuorigioco.

La gara si faceva nervosa, l’arbitro, in evidente imbarazzo, aveva difficoltà a dirigerla con la dovuta serenità e lucidità.
Ci riprovava Pelosi al 18’ ma il suo tiro finiva alto sulla traversa. Al 20’ mister Ieronimo era costretto a sostituire Melfi, infortunato, con il giovane Bilancia.  Il San Marco era padrone del campo, G. Gallo due volte e Antonacci provavano dalla distanza senza successo fino al 35’ quando G. Gallo si liberava del suo marcatore e di sinistro superava Di Stefano per il gol del pari. Raggiunto il pareggio, i verdeazzurri continuavano a portare seri pericoli alla porta avversaria come al 37’ quando l’onnipresente G. Gallo centrava la traversa con una punizione dai 25 metri. Al 40’ azione pericolosa degli ospiti che colpivano il palo con un tiro di L. Mariano. Il primo tempo si chiudeva con Ruscitto che si presentava tutto solo in area fallendo una chiara occasione da gol.

La ripresa si apriva con il nuovo vantaggio ospite. M. Garofano realizzava un giusto calcio di rigore, assegnato per l’atterramento di Ruscitto. Il nuovo svantaggio non scoraggiava la formazione di casa che si riportava in attacco. Di Criscio aveva la palla del pari ma sciupava da buona posizione su imbeccata di Antonacci.
Al 60’ A. Iannantuoni, se ne va sulla sinistra, ma il suo cross non è capitalizzato dai suoi compagni. Al 64’ secondo legno del San Marco, questa volta è Pelosi dai 16 metri a colpirlo con un preciso rasoterra . Lo stesso Pelosi poco dopo è frettolosamente espulso dall’arbitro per una gomitata considerata violenta. Anche in dieci uomini è il San Marco a fare la gara, al 73’ A. Iannantuoni arriva in ritardo su un cross di Antonacci. Il pari è nell’aria e arriva al 76’, Tosches da 35 metri fa partire un tiro-cross che inganna Di Stefano e termina in rete per la gioia dei tifosi di casa. Il San Marco ci crede, attacca a testa bassa e si espone al contropiede avversario e proprio su uno di questi gli ospiti tornano per la quarta volta in vantaggio. E’ L. Galuppo, a sei da termine, che riesce a liberarsi di tre avversari e a battere Matteo uscito alla disperata. Un gol che spezzerebbe le gambe a tutti ma non ai ragazzi di Mister Ieronimo che per la quarta volta in partita sono costretti a rincorrere. G. Gallo colpisce la traversa con un sinistro da venti metri, poi calcia fuori di un niente, una punizione decentrata.  E quando il pari sembra, ormai inarrivabile arriva la rete di Angelo Iannantuoni splendidamente imbeccato sulla sinistra che appena dentro l’area trafigge con un preciso diagonale la resistenza dell’estremo difensore ospite. E’ il gol del definitivo pareggio, subito dopo l’arbitro mette fine alla sua nerissima domenica decretando la fine della gara.
In definitiva, alle due formazioni vallo gli elogi per lo spettacolo offerto, certo resta il dubbio di come sarebbe andata con un arbitro all’altezza.

di  Celestino Ieronimo

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