Accadia e il rigore decisivo. Il capitano Puccio Pizzullo. “E chi se lo scorderà mai”

Roba da matti. L’approdo in Promozione dello Sporting Accadia del presidente Michele De Rosa e del patron Antonio Metauro è qualcosa di incredibile, di inimmaginabile. Nessuno mai, ad inizio dell’anno sportivo, avrebbe pronosticato un finale così. C’è poco da fare: tra i litiganti il terzo gode. E gode davvero, l’Accadia del tecnico Gerardo Natale. Si gode il sapore intenso dell’eternità racchiusa in un triplice fischio, la gioia di uno spareggio con il Real Ariano bella da morire, il significato supremo di una dieci mesi lunghissima, estenuante ed entusiasmante insieme, dove Pizzullo e compagni hanno stupito tutti, ma proprio tutti, saltando qualsiasi tipo d’asticella, anche la più alta, la più inarrivabile.

Nello spareggio, soprattutto ai rigori, a molti tremavano le gambe. Non per paura, ma quanto per non mandare all’aria un anno di sacrifici.

Eroi tutti, ma il capitano lo è stato ancor di più: è toccato a lui battere il rigore decisivo.

“E non è stato semplice – ammette Pizzullo -, il pallone pesava come un macigno. Non pensavo a niente, non ho guardato nemmeno il portiere, sapevo che quella sarebbe stata la palla della promozione. E chi se lo scorderà mai quel rigore…..”

Il suo primo grido è stata per la sua fidanzata, anche davanti alle nostre telecamere.

“Mi è stata sempre vicino questa promozione la dedico a lei. Permettetemelo” dice ancora il Capitano.

Poi sulla vittoria della sua squadra.

“Siamo partiti per creare un’identità forte e per puntare ai play-off – continua – pensavamo di essere in linea con gli obiettivi finchè abbiamo capito di potercela fare. Lì tutta la squadra è  stata stupenda: mai vista una dedizione così alla causa. Ha fatto la differenza la voglia di vincere sempre, una voglia vera, straripante, incontenibile. Mi resterà dentro”.

Inutile chiedere a Pizzullo il futuro. Troppa la gioia per il successo per contentrarsi sul domani.

“Stiamo ancora festeggiando, dateci tempo – conclude sorridendo – al futuro penserò tra un po’, non certo ora, voglio godermi questo momento coi ragazzi, non penso ad altro”.

pizzullo

Condividi:
WhatsApp
Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
CONDIVIDI
WhatsApp
Facebook
Twitter
Telegram