Esagerata la Salvemini Manfredonia nel campionato regionale di Seconda categoria. La compagine del tecnico Michele Rinaldi è seconda a due punti dalla vetta e domenica scorsa ha rifilato ben 8 reti al malcapitato Carpino. Zona play-off in tasca, ma ora bisogna tenerla stretta. La Salvemini Manfredonia del presidente Michele Salvemini, cercherà di continuare a fare bene e chiudere la stagione in zona spareggi-promozione. Domenica prossoma un turno di riposo (campionato con numero di squadre dispare), poi un trittico di gare impegnative. “Prossime tre partite fondamentali” ripete all’infinito il patron Michele Salvemini. Marmo grezzo da scolpire: questo è, ad oggi, l’obiettivo della squadra guidata dal tecnico Michele Rinaldi. Una possibilità, più che una meta. Un processo, più che un’altezza definita in quota. Un onere ed un onore, per riassumerla in breve. Si badi: va portata la croce per le cornici della classifica, ma il carico, più si sale, si alleggerisce, diventa più lieve.
Il patron Michele Salvemini, in cuor suo lo sa: le ali per volare ci sono. Eppure aspetta a spiegarle, nicchia, evita di gettare lo sguardo troppo lontano. Anzi, sentenzia: “Prossime tre gare fondamentali – ammette il massimo dirigente -. Giochiamo contro squadre importanti. Se vinciamo andiamo a disputare un campionato diverso, altrimenti rimarremo sempre sospesi. Ma occhio: le altre hanno fame di punti. Sono le avversarie peggiori ad inizio girone.” Nessuno lascia trapelare parole fuori posto: valutazioni allegre, chiamiamole così, non se ne sentono. “Bisogna ricordare – continua – che siamo una squadra giovane.
Il primo obiettivo è la salvezza. Su questo non mi schiodo: prima la raggiungiamo, meglio è. Ripeto: le prossime tre partite sono lo spartiacque per noi.”
Il massimo dirigente della Salvemini, poi, allenta un po’ la cravatta del buonsenso. Scende più nel dettaglio, sorride, si mostra compiaciuto del lavoro svolto finora. La sua squadra piace, lo rende orgoglioso. Partiva augurandosi: “Voglio una squadra intelligente”, vista sul campo, l’ha forgiato come voleva. Anche se manca qualcosa. “Sappiamo interpretare i momenti della partita – sottolinea il tecnico Michele Rinaldi – siamo belli da vedere, giochiamo a calcio come piace a me, bisogna continuare a concretizzare per quello che creiamo”. Si ritorna in campo il prossimo 12 novembre in casa del San Giovanni. “Quella è una gara da vincere a tutti i costi – tuona il presidente -, da li dobbiamo costruire il nostro futuro”. E per Manzella, Santoro, Somone, Prencipe e soci questo campionato potrebbe essere ricco di soddisfazione: si sa le vitorie aiutano a vincere.
