Apricena. Il presidente Romagnoli. “Il derby sarà nostro e vi spiego il perchè!”

“Non siamo vittime sacrificali e con il Potenza lo abbiamo dimostrato, risaliremo ancora”. A muso duro, il presidente della Madre Pietra Apricena Antonio Romagnoli dopo il colpaccio in casa del Potenza (5-3 domenica scorsa) che ha visto la squadra blugranata non solo lasciare l’ultima posizione in classifica al Cynthia, ma affiancare il Ciampino e portarsi a pochi punti (5) dalla salvezza diretta in serie D.

Romagnoli, ci mette la faccia. Ancora una volta. C’è una parola dolce per tutti i suoi ragazzi, alla faccia del momentaccio che potrebbe essere passato. Carezze, non critiche. Ora serve la svolta nella settimana che porta al derby casalingo con il San Severo.

Serve, insomma, anche un buona dose d’ottimismo in vista del derby, che, a giudicare da quanto espresso, è tutt’altro che irrealistico. “Eravamo e siamo in momentaccio, ma ne verremo fuori sono sicuro – rimarca ancora il presidente dell’Apricena -. La società è unita e coesa, abbiamo fiducia in questo gruppo e siamo certi che, anche grazie agli interventi che compiremo a dicembre, sapremo risalire la classifica”.

La classifica, sostanzialmente ancora corta, non taglia certo sul nascere l’istinto di rivalsa della squadra apricenese. “Lo sappiamo e siamo consci di dover strappare punti ovunque, anche al San Severo – ammette Romagnoli -. Le qualità del gruppo, ripeto, non si discutono. Perdiamo per molte ingenuità, che col tempo diminuiranno. I ragazzi hanno bisogno di crescere e per questo ci vuole tempo. Non saremo certo la vittima sacrificale. Vedrete, risaliremo presto”.

Domenica una partita tutt’altro che facile: Patacchiola e soci non vincono in casa dalla prima di campionato. Consapevoli della forza dell’avversario, ma c’è anche tanta voglia di continuare a risalire in classifica. “Ma occorrono i fatti più che le parole o le intenzioni – continua Romagnoli -. Mi conforta il fatto che la mia squadra abbia ottenuto costantemente consensi e complimenti dagli avversari. L’incontro di domenica apre un ciclo duro, difficile, attraverso il quale dovremo capire di che pasta siamo fatti, ovvero se questa squadra è matura oppure se abbia bisogno sempre di avere l’adrenalina a mille altrimenti non saremmo capaci di fare risultato nemmeno in amichevole”. 

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