Artemisium salvo. L’impresa di Mauro Romano sa di rivincita contro tutti e tutto

Alla fine ha vinto la sua scomessa nonostante i tanti problemi organizzativi che ne hanno attanagliato la stagione con la squadra che ha giocato sempre lontano dal campo amico per la sua indisponibilità. Il tecnico Mauro Romano ha portato in porto la sua nave: l’Artemisium Sant’Agata ha trovato la salvezza nei play-out del campionato di Promozione campana.

Il tutto a fronte di un campionato vissuto con l’handicap di una infinita serie di infortuni, mancanze che hanno costretto il tecnico Romano ad inventarsi ogni domenica una formazione diversa, specie in un girone di ritorno davvero travagliato. “A ranghi completi abbiamo detto la nostra – dichiara l’allenatore dell’Artemisium Sant’Agata -. La squadra aveva passo, identità, equilibrio. Sapeva farsi rispettare, come piace a me. Poi la lunga striscia di risultati negativi si spiega anche con la lista degli infortuni. Qui non è mancata qualità, sono mancati spesso proprio i giocatori di spessore – rimarca -. Troppe defezioni che non ci hanno permesso di salvarci ancora prima”.

Nonostante tutto, Mauro Romano è soddisfatto del suo operato. “Guardo il lato positivo. La mia squadra – rivela -, nonostante tutto ha retto l’urto della categoria disputata per la prima volta nella sua storia calcistica. Pensavo di poter competere con le prime – rimarca -: mi sbagliavo. Però questa salvezza lo è di più per i modi in cui è avvenuta.” Parole al miele per un gruppo che Romano potrebbe, se non riconfermato, lasciare col sorriso. “Ho allenato ragazzi disponibili e bravi a compattarsi nelle difficoltà – conclude -, accettando anche le mie scelte. E’ stata una bella esperienza che porterò tutto con me.” Difficile ad oggi capire se continuerà o meno il rapporto con la squadra dell’Artemisium.

Ora per Romano potrebbero aprirsi nuove possibilità, sulle quali però il tecnico glissa. “Al momento nulla di concreto. Mi auguro di rimanere con l’Artemisium, la voglia c’è. Resto in attesa”.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)

villani

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