Crisi-Ascoli. Il presidente Livio Pandolfi: “E’ un complotto dei calciatori, è meglio che si sappia”

E’ braccio di ferro tra i calciatori e il presidente dell’Ascoli, Livio Pandolfi per via di alcuni “rimborsi spesa non elargiti e di alcune promesse non mantenute”. La squadra non si è presentata domenica scorsa in casa del Monte Sant’Angelo ed avrà non solo la partita persa ma anche un punto di penalizzazione ed una forte multa. Pare che lo scontro tra calciatori e dirigenti sia avvenuto all’indomani della decisione del presidente di dimezzare i rimborsi ai calciatori. Gli stessi non si sono presentati nella trasferta garganica.

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Il presidente Pandolfi è sulla sua posizione. “E’ un complotto, è meglio che si sappia – dice -, ai calciatori è stato pagato tutto e dovevo pagare il mese di gennaio in questi giorni. Nessuno può avanzare nulla nei confronti della società e del sottoscritto lo posso dire a voce forte. La situazione è quella che è – continua Pandolfi -, ho chiesto ai calciatori che per questi ultimi tre mesi di venirci incontro dimezzando le spese, loro hanno assunto un comportamento di ricatto nei nostri confronti tanto da non presentarsi arbitrariamente alla gara di domenica scorsa a Monte Sant’Angelo. Vorrà dire che come società prenderemo i dovuti provvedimenti: è un danno di immagine per l’Ascoli Satriano calcio. Meglio che si sappia.” conclude il massimo dirigente gialloblu.

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