Tradurre in numeri i presupposti d’inizio stagione. Partita dopo partita, per scoprirsi grandi sul campo, là dove si fa davvero la storia, e non altrove. Pragmatismo è un concetto che in casa dell’Audace Cerignola, indiscussa capolista del campionato di Prima categoria con 18 vittorie ed un pari in 19 gare disputate, quest’anno, sembra essere passato bene.

Società, staff e rosa stanno dimostrando coi fatti, senza proclami, che, stavolta, si è lavorato davvero per bene. Sul mercato e su quel che campo che la truppa del presidente Nicola Grieco ha dimostrato di saper tenere alla grande. Non solo nomi, dunque. Che Vurchio, Colucci, Matera e Lombardi partissero coi favori del pronostico lo si sapeva: basta scorrerne la rosa per farsi un’idea.

Eppure la qualità non basta, soprattutto in Prima categoria. Serve una giusta interpretazione di una categoria aspra, che rivela spesso sorprese, spesso incomprensibile. Vincere, a tutti i livelli, è affar complesso. Vi riesce chi impara a calarsi nella parte come si deve. Un compito che, finora, Schiavone, Colangione, Borrelli, Auciello e Capocefalo hanno svolto alla perfezione.