Una gara importante, ma non decisiva quella del Carapelle in casa dell’Uc Bisceglie. La terza che incontra la quarta. Il tecnico Ricucci del Carapelle sa benissimo che quella con il Biscgelie non è una gara qualsiasi. I baresi strizzano l’occhio ancora alla vetta, quelli del Carapelle non vogliono mollare i play-off con Putignano, Rutiglianese e Giovinazzo in agguato. Morale buono dopo il successo di domenica in casa dei rossoblu. “Credo che quella intrapresa, almeno a livello di spirito, sia la strada giusta – dice Ricucci -. Però dobbiamo fare bene anche su campi difficili come quello dell’Uc Bisceglie: non possiamo più sbagliare. Abbiamo di fronte tre gare importanti, tra cui una, quella con gli uomini di Di Corato, che è fondamentale. Non li temiamo, anche se sono molto forti e ben organizzati: è necessario fare bene  e poi è meglio sognare di fare l’impresa contro di loro. Rispetto a inizio stagione, adesso c’è un altro spirito, il gruppo è compatto, c’è unità di intenti tra di noi”. Uno spirito che ha spinto alcuni giocatori a rifiutare i trasferimenti a dicembre: “Siamo tutti una grande famiglia – conclude il tecnico -, qui resterebbe a vita tutti.