Categoria: Eccellenza

Un “Guerriero” lo era in campo lo è adesso nella vita in cui sta combattendo un brutto male. Rocco Augelli non ha bisogno di presentazione. No. Un ragazzo che personalmente ho cresciuto giornalisticamente avendolo seguito al suo debutto (con il gemello Paolo) in quel San Giovanni di Michele Mimmo che

Vedevi Felice Iuso in campo e capivi subito che aveva la capacità di anticipare le mosse dell’avversario tale da fargli compiere grossolani errori. Per i miei occhi è stato uno dei giocatori più forti che abbia mai visto: un’eleganza nei movimenti impressionante. Negli anni ’90 era il migliore, ma era troppo umile per

Per descrivere brevemente il suo gioco si potrebbe dire: Lucio Impagnatiello era l’ultimo difensore in fase di non possesso e il primo regista in quella di possesso. E interpretava queste due fasi in maniera eccelsa, trasmettendo un’idea di insuperabilità, versatilità e inarrestabilità palla al piede che gli ha conferito un’aura quasi

Quando i difensori della squadra avversaria lo vedevano sbucare dagli spogliatoio facevano gli scongiuri, sapevano che “il Rosso” in quella gara avrebbe colpito. Non c’era scampo per gli avversari: Michele Castelluccio non aveva pietà di nessun difensore, un guizzo e la palla finiva in rete. Ha fatto impazzire tante tifoserie,

Pagine di storia: da allenatore a presidente. Se si vuole parlare di Gianfranco Lauriola allenatore è necessaria una dialisi anziché un’analisi. Lui il calcio l’aveva e l’ha ancora adesso nel sangue. Ha guidato tantissime squadre in quel calcio dove ogni categoria di adesso ne valeva almeno due. In Eccellenza, in Promozione:

Scrivere di Marcello Ciofi mi appare impossibile, e poi farlo in poche righe per un uomo che ha dato tutto se stesso con qualsiasi maglia abbia indossato è come scalare l’Everest. Ciofi, nonostante il suo lavoro da metalmeccanico, ha sempre vissuto di calcio non tanto da punto di vista economico,

Un Re con le bullonate. Francesco Cannarozzi dalla sua piccola Ischitella ha scritto la storia del Lucera, ma non solo quella della città sveva. Dove ha giocato ha lasciato un grande ricordo, per la sua umiltà, per il modo di stare tra la gente, i tifosi. Insomma  un ragazzo dotato

Marcello Iannacone, tecnico del San Marco che sta disputando pe rla prima volta nella sua storia calcistica il campionato di Eccellenza, non ci crede più. “Credo non ci sia nessun presupposto per poter concludere questa stagione – ammette il tecnico del celestegranata -. Ora pensiamo a rimanere a casa e