Cerignola. Il giovane portiere Abagnale suona la carica. “Qui per vincere”

Seppur giovanissimo, Alessandro Abagnale (portiere del Cerignola, ’98), suona la carica e spinge i suoi compagni di squadra a vincere le prossime quattro partite di campionato e chiudere la stagione in bellezza. Abagnale, che divide la porta del Cerignola con Massimiliano Maraolo (anche lui ’98), vorrebbe che la sua squadra chiudesse in crescendo il campionato.

ABAGNALE DEL CERIGNOLA 2Domenica scorsa nel derby con il San Severo ha dimostrato di avere talento: un paio di parate che hanno strappato l’applauso del pubblico presente sia di fede cerignolana che di quella giallogranata. “A Cerignola mi sento a casa – ammette l’estremo difensore di Castellammare di Stabia – qui c’è una grande famiglia, una grande società”. Alessandro Abagnale è sicuramente una delle più belle sorprese di questo Cerignola. Classe ’98, dopo la trafila delle giovanili di Genoa e Carpi, passa alla Turris dove colleziona più di 50 presenze nella quarta serie con la maglia dei corallini. Sin dalle prime esibizioni a difesa della porta degli ofantini, ha dimostrato subito grandi doti atletiche e caratteriali. Dalla prima giornata di questa Serie D, il giovane stabiese, è balzato subito agli occhi del tifo cerignolano.

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portieri cerignolaUna stagione, dunque, davvero esaltante per il ragazzo campano che, indubbiamente, ha le spalle larghe e un futuro di sicuro rendimento. Al suo attivo anche numerose convocazioni nella rappresentativa nazionale dilettanti: Abagnale è un ragazzo di ottime prospettive e già abituato ai campi della quarta serie nazionale. “A Cerignola devo ammettere che sono cresciuto tanto – dice -, grazie ai tecnici che mi sono stati vicino e mi hanno insegnato tanto”. Col numero 22 sulle spalle, l’esperienza che gli brilla negli occhi, l’istinto felino di chi arriva un secondo prima degli altri. Perchè Alessandro Abagnale, quando è in giornata, è uno di quelli per cui vale il prezzo del biglietto. Per i compagni è una certezza, un rifugio, una speranza dura a morire.

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ABAGNALEPer gli avversari è l’incubo, la saracinesca, il muro umano da attraversare. Ogni volta che scende in campo lascia il segno. Non c’è partita in cui non regali spettacolo, specie quando l’avversario è di quelli tosti. Domenica scorsa a San Severo è stato uno dei protagonisti. Abagnale che vola, stacca, plana, si rialza, scatta, balza ovunque, come una molla. Anche in allenamento il portiere (1,90 di altezza), si spreme, affina l’arte. Lui che para l’impossibile, che spazza l’area, che arringa la squadra, con l’enfasi spesso illogica dei numeri uno, è uno spettacolo nel campionato di Serie D. Ma lui, poco incline alle luci della ribalta, smorza i torni, profetizzando la via da seguire: “Gruppo e umiltà, ripartiremo ancora da qui per vincere.”

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