Sotto traccia. Eppure qualcosa si muove. La dirigenza dell’Audace Cerignola non se ne sta certo con le mani in mano. Si lavora, c’è da ritoccare una struttura già buona con innesti mirati: il più è stato fatto, ora bisogna salire un altro scalino. E’ mancato qualcosina in fatto di esperienza, ma il tempo sarà galantuomo. Certo, da matricola, questo Cerignola ha tanto sofferto l’apprendistato ed ora potrebbe cambiar pelle e copione. L’obiettivo deve essere quello di dimenticare la stagione passata e tuffarsi in quella nuova con rinnovato entusiasmo.

L’intento della società, a quanto è sembrato di capire, è quello di fare le cose per bene, nel vero senso della parola. Il lavoro fatto è egregio, ma si poteva fare di più e meglio. La società, il prossimo tecnico e la nuova rosa devono essere un tutt’uno. Bisogna però dimostrarlo in campo, far capire a tutti qual è la nuova filosofia e di che spessore sarà il connubio che si dovrà creare. Il peccato maggiore è stato quello di non saper gestire alcuni momenti cruciali della stagione: errori di gioventù, di una squadra che è ritornata in Serie D dopo 19 anni. Da domani non si può più sbagliare nulla. Assolutamente.

Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno del 15-5-18)