Portare l’Audace Cerignola il più in alto possibile”. Basta questa frase per realizzare cosa rappresenti il calcio a casa Grieco. Definirla una passione è riduttivo. Chiedere a Michele ed ai figli Antonio, Nicola, Gianluca e Francesco di calcio è come chiedere a un viaggiatore di raccontare la sua esperienza: dalle labbra, sgorga un resoconto appassionato, sentito, dove ad ogni ricordo s’aggiunge un particolare, una chicca, un aneddoto da riportare in superficie.

I volti, s’illuminano, s’emozionano, e non smettono più. Devi bloccarli per non perdere il filo del discorso. In tanti anni, svelerà il padre Michele, c’è scritta tutta la loro storia calcistica. Un racconto sincero, divertito, che sa di vita vissuta.

Il loro ingresso nel calcio, più che di un’esperienza, narra di un vero e proprio amore per la maglia gialloblu. Dalle sfide in giardino al calcio dei grandi: la loro storia nel pallone che conta è appena iniziata. Normale che, con una passione così, la famiglia Grieco sogni di ritrovarsi tutta assieme a lottare sotto la stessa bandiera in categorie che contano: magari in Lega Pro.

“Io sogno, assieme ai miei figli – ammette il patron Michele Grieco – di fare dell’Audace Cerignola una società modello, rispettata e completa in ogni sua parte: ricordiamo che una squadra di calcio rappresenta una città”. Prima il manto erboso in sintetico al “Monterisi”, poi l’illuminazione ed il primo posto in classifica nel campionato di Eccellenza: insomma dopo aver vinto nell’ultimo biennio, il Cerignola vuole vincere ancora seguendo le traiettorie di una parabola che tende verso il cielo. Lo sguardo punta all’insù, il potenziamento del settore giovanile, un’organizzazione societaria e una logistica tutt’altro che dilettantistica.

C’è poco di lasciato al caso, nel sodalizio presieduto dalla famiglia Grieco. Dal loro arrivo, due anni fa, una crescita costante, con un consolidamento e lo sviluppo su tutti i fronti. In casa dell’Audace Cerignola le prospettive si toccano con mano, il futuro è programmazione, il presente il frutto di anni buonsenso fatto a sistema. E’ un’autentica gemma, quella che si vede brillare sulle rive dell’Ofanto. A livello organizzativo, nulla da invidiare alle società di categorie superiori con una organizzazione in cui per ogni compito c’è una persona preposta.