Cerignola e l’amore per Nicolas Di Rito. E’ lui il totem di questa squadra

Come un colpo di fulmine. Di quelli belli davvero, intensi come certe cotte estive adolescenziali. Nicolas Di Rito, con i suoi gol e le sue giocate sta facendo impazzire la tifoseria di Cerignola, attuale capolista in Eccellenza. Da quando è arrivato dal mercato dicembrino, è diventato l’idolo dei tifosi gialloblu. Schietto, franco, diretto. Senza maschere, senza peli sulla lingua.

Il bomber argentino non si smentisce. Mette sul piatto la sua voglia di superarsi ancora, la motiva, ne discute. Verità limpida, chiara, trasparente. In una parola: sibillina. Non c’è bisogno di farla intendere girandoci attorno. La scaramanzia non fa per lui, Di Rito pensa solo a metterla dentro. Tre, quattro doppiette, poi gol che pesano e che valgono i tre punti. Certo per i sogni c’è tempo, maggio è distante: meglio non disturbarli prematuramente. Ma Di Rito e soci lavorano su se stessi.

L’ambizione, giustificata e fisiologica, è lo scalpello con cui il tecnico Francesco Farina vuol dare forma, ancora una volta, alla sua creatura. Nicolas Di Rito è il totem di questo Cerignola: pochi come lui conoscono la categoria, pochi come lui fanno la differenza. Il balzo in Serie D è possibile, anche grazie alle sue marcature (15). “Sono orgoglioso di essere qui – commenta l’attaccante del Cerignola – questa è una piazza fantastica. Cercherò sempre di dare il massimo, in ogni gara, in ogni situazione”. Proclami non se fa, nemmeno però gioca a nascondino. C’è trasparenza, buonsenso nelle sue parole. Il sano piacere di dire le cose così come stanno. L’arrivo in casa cerignolana è promettente: non male, per chi aveva tutti gli occhi puntati addosso.

Ma non manca il lavoro da fare: c’è un campionato da vincere. Di Rito, uno degli uomini di maggior tasso tecnico della rosa, prende per mano i suoi. Lo fa da leader, silenzioso, tal è, da giocatore poliedrico per natura, nato per offendere inventando calcio in mezzo al campo ed oggi si ritrova a salir sul piedistallo come direttore d’orchestra, come lo voleva il tecnico Francesco Farina: bene i suoi risultati, ma serve un duplice salto di qualità. Mentale e ancora sul piano del gioco.”Siamo una squadra cinica e questo mi conforta – spiega – per vincere serve anche questo. Ma dobbiamo migliorare, sempre nel calcio devi sempre dare il massimo. Possiamo lavorare meglio in fase di possesso. Una squadra come la nostra deve mettere in difficoltà gli avversari in misura maggiore rispetto a quanto visto finora. Il responso del campo è positivo, facciamone tesoro”. Non si accontenta mai, Nicolas Di Rito. “L’Audace è una formazione di grande qualità – conclude -. No, non giochiamo a nascondino – rimarca – l’idea è quella di giocare per un campionato d’alta classifica fino in fondo. Abbiamo mezzi, entusiasmo e blasone per crederci e poi c’è tanto entusiasmo e questo, se permettete, fa la differenza per noi che stiamo in campo”.

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