Cerignola. Il tecnico Francesco Farina ci spiega come giocherà questo Cerignola

Opera terminata, almeno così pare. Cerignola al lavoro a San Giovanni Rotondo in vista della prima uscita stagionale prevista per il prossimo 31 luglio. Il mosaico è pronto: ogni casella è al suo posto. Il mercato della società ofantina si è concluso sotto i migliori auspici. Un dato di fatto è certo: il tecnico Francesco Farina avrà l’imbarazzo della scelta, tante saranno le possibilità a disposizione.

Suo compito sarà di farsi docente in calzoncini, di tradurre la didattica, a lui cara, nella pratica. Farà del campo la sua lavagna, dello spogliatoio l’aula della lezione. Farina, d’altronde, è filosofo innamorato, mosso dalla passione romantica per il suo, personalissimo, platonico mondo delle idee. Un Cerignola spregiudicato anche in Serie D: sarà 4-3-3, con la voglia di metterla sempre nel sacco. Farina è tanto legato all’idea tanto quanto al dovere di spendersi nel dialogo, nel confronto.

Se c’è una virtù che lo caratterizza è la voglia di giocare per vincere, sempre. Al secondo anno in riva all’Ofanto ha l’opportunità di svestire ancora un frac nuovo di zecca: ci vuole un gran vestito, per il gran ballo delle pretendenti al trono. Sarà lo stesso Farina a decidere quando indossarlo. Poche parole, concetti semplici e chiari. Nei suoi occhi si legge un ottimismo velato, condito di limpida sincerità. Non si scompone mister Farina. Personaggio di una certa levatura, ambizioso ma sempre misurato nelle valutazioni.

Non smentisce il suo aplomb nemmeno parlando dei progetti della sua squadra in serie D che, stando ai movimenti di mercato, si presenterà ai nastri di partenza con mille occhi puntati addosso: “Il progetto è ambizioso ma andiamo cauti – rimarca il tecnico del Cerignola -. La campagna acquisti è stata imponente, è arrivata gente di qualità e i presupposti per far bene ci sono. Sarà importante trovare subito l’amalgama, poi lavoreremo per trovare le geometrie che più si adattano alla squadra.” Mercato frizzante, quello del Cerignola. Il progetto è importante, le quotazioni, stando al mercato, salgono di conseguenza: quale sarà il reale obiettivo dei suoi ragazzi. “L’obiettivo primario è stare gomito a gomito con le pretendenti al salto di categoria – rimarca Farina -, cercando di migliorare di settimana in settimana. Non fisso un obiettivo preciso: otteniamo le vittorie dal campo, poi dove potremo arrivare lo capiremo solo giocando.”

Ambizione e buonsenso, a Cerignola, più che in antitesi sono in simbiosi. Alla ricerca d’un equilibrio che, oltre che una ragion d’essere, vuole tradursi nella condizione ideale per garantire un miglioramento ponderato su più fronti. Il presidente Nicola Grieco non ha dubbi: l’anno in Serie D sarà la prova del nove. Una sfida da vincere. In società si volge decisamente il naso all’insù. Tensione verso l’alto umana e fisiologica per chi, storicamente, gioca per fare un passo in più. S’alza l’asticella. Nel mirino, sia chiaro. Ma l’esigenza, e la volontà più sincera, è quella di interpretare un ruolo importante in categoria. Nuovo copione, nuovi interpreti. 

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