Il tecnico Severo De Felice è ritornato sulla panchina del San Severo all’indomani dell’abbandono di Raffaele Cerbone, annunciato dalla società qualche giorno fa. Ed intanto si scoprono i retroscena della “fuga” del tecnico campano che vive in Sardegna: Cerbone, che non aveva ancora firmato con la società giallogranata, ha accettato la panchina del Budoni (cittadina sarda in cui vive) che proprio lunedì scorso aveva esonerato il tecnico Bacciu. Dietrofront del San Severo che ha richiamato De Felice alla guida della squadra.

Ed allora si riparte da De Felice che avrà il compito rimettere insieme i cocci di un San Severo che mentalmente deve ritrovarsi. Una squadra che deve migliorare nelle piccole cose. Il tecnico De Felice, a poche ore dal suo ritorno sulla panchina dei giallogranata, deve per forza di cose guardare alla cura del dettaglio.

La salvezza del suo San Severo, nel torneo di serie D, passa da lì. Passa dalla concretezza di abbinare al bel gioco, la capacità di gestire l’emotività e i momenti critici delle partita dove la squadra deve trovare la svolta. Il tecnico, probabilmente, ha un’idea ben chiara di quale dev’essere la strada da percorrere da parte dei suoi per confermarsi in serie D. Il San Severo, risucchiato nella zona bassa dagli ultimi risultati negativi, deve darsi una scossa.

I giallogranata, dopotutto, sono squadra viva, forse troppo giovane, ma interessante, da plasmare di nuovo, a piacere del tecnico che cercherà ora, di ritrovare una squadra versatile e che non cenceda più nulla agli avversari. Questo San Severo, almeno ad oggi, ha però un neo. E’ truppa narcisista, che ama rimirarsi e specchiarsi, rischiando di venir risucchiata da tanta vanità. Un peccato veniale che De Felice cercherà di correggere. E’ una questione psicologica, inutile girarci intorno, c’è da lavorare assieme ai ragazzi da qui alla prossima partita che il San Severo disputerà solo il prossimo 30 marzo per via di alcuni elementi della formazione campana del Marcianise impegnati nel torneo di Viareggio.

De Felice avrà più tempo a disposizione anche se il tecnico vede nei suoi una buona forma fisica. Forse, per lui, manca il definitivo salto di qualità per abbandonare definitivamente le preoccupazioni. Il San Severo lavora, De Felice lo sta di nuovo plasmando a suo piacimento, il primo banco di prova sarà tutt’altro che facile.