RODI GARGANICO – Diciannove anni, un fisico da granatiere, l’animo limpido, pacato, senza fronzoli, la voglia di garantirsi un futuro da protagonista col suo Gargano calcio, la squadra in cui è legato e che gli sta regalando, già dallo scorso anno, l’emozione dell’esordio nel campionato di Promozione. E’ la storia di Antony D’Errico, portierone classe 1994.  Il numero uno della Gargano calcio ha riscosso unanimi consensi da parte degli addetti ai lavori. Anche domenica scorsa a Lucera è stato uno dei protagonisti della sua squadra salvando il risultato in più di un’occasione.

Guardiano sicuro, moderno, bravo tra i pali come nelle uscite alte. Una certezza, per i compagni e per l’allenatore Teodoro Vlassis. “Devo però migliorare sulle conclusioni da lontano – ammette D’Errico –  il mister dei portieri continua a ripetermelo. Ha ragione a bastonarmi, è un martello, ma lo fa per farmi crescere”.

 D’Errico ha trovato un ambiente stimolante e un buon rapporto con lo staff tecnico.

“Molto buono con entrambi. Il mister è una persona schietta, non la manda a dire. Spesso mi bastona, come dicevo, ma lo fa per il mio bene. Col preparatore mi trovo benissimo, è uno molto preparato ed anche molto elastico, lavora tanto sulle esigenze dei portieri”. C’è il dualismo con Giovanni Vecera (’94) e Angelo Di Cataldo (’96). “Ci alleniamo insieme e siamo amici, nessun problema. Le scelte spettano all’allenatore, noi dobbiamo allenarci e giocare se chiamati in causa”.

Un campionato, quello di Promozione, impegnativo.

“Giocarsela alla pari con tutti per provare ad agganciare il treno giusto per restare al centro della graduatoria – dice D’Errico -. Le qualità ci sono”. Poi l’obiettivo personale. “Essere protagonista al Gargano calcio. Quest’anno devo sfruttare al meglio questa opportunità. Spero di meritarmi una pacca sulle spalle dal presidente Agostino Triggiani a fine stagione”.

Antonio Villani