Gravinese e la sfida con il Carapelle

CARAPELLE – A volte basta poco per spiccare il volo. Uno stimolo in più, un ambiente diverso, una parola detta quando conviene. Il bomber Elia Gravinese, da anni nelle zone più alte della classifica dei cannonieri in qualsiasi categoria, ha detto si al carapelle che disputerà il campionato di Promozione. Per Gravinese, la voglia di aprirsi alla novità, la curiosità, il piacere di scoprire se stessi, i propri limiti, le proprie potenzialità. Con impegno, dedizione, il sorriso sulle labbra. Sempre. Perchè senza quello non ci si allaccia nemmeno gli scarpini. Perchè nella novità c’è speranza, nel cambiamento la tensione di dimostrare, a se stessi e agli altri, che un passo in più è possibile. Sul campo, non a parole. L’importante è trovare la convinzione: è la testa, infatti, che comanda le gambe. L’ha capito, Gravinese, per anni goleador con tantissime maglie. Ora i colori da portare in alto sono quelli rossoblu del Carapelle, una delle migliori formazioni di Promozione. La migliore in assoluto, forse, in fatto di gioco espresso, di bel calcio regalato al pubblico: basta chiedere in giro per trovare conferme unanimi: “Sono contento di essere arrivato a Carapelle – dice subito Gravinese – e ringrazio la società per avermi dato fiducia. Ho grandi stimoli, spero di rendermi utile”. Ha un’etichetta da eterna promessa, forse per il suo carattere un po’ burbero in campo lo ha frenato: ora vuole rifarsi. “Penso e spero di sì. In campo è vero, a volte ho esagerato. Ma mi sono sempre preso le mie responsabilità, ho sempre chiesto scusa a tutti. Maturerò, si cresce anche sbagliando. E poi nessuno è senza peccato”. Ora Carapelle. “Voglio mettermi alla prova, umanamente e calcisticamente, in un ambiente nuovo e con persone diverse, che mi hanno accolto, mister in primis, con simpatia e cordialità. E poi ringrazio il Carapelle ed i miei nuovi compagni per l’accoglienza e la simpatia che fin da subito mi hanno riservato; spero di ricambiare la fiducia e i modi gentili con il mio impegno, per raggiungere quell’obiettivo che tutti abbiamo nel cuore e nella testa. La cosa che mi sta più a cuore è quella di ringraziare il presidente Tarantino per avermi capito e concesso questa opportunità. Ringrazio tutte quelle persone, allenatori e dirigenti, che in questi anni mi hanno aiutato a crescere, a correggere gli errori, non solo tecnici. Ho passato degli anni sportivamente belli con dei compagni splendidi, con i quali ancora oggi condivido una sincera amicizia”.

Antonio Villani

Condividi:
WhatsApp
Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
CONDIVIDI
WhatsApp
Facebook
Twitter
Telegram