Che fosse difficile vincere nella vicina Molise e approdare in Serie D attraverso quel campionato per le compagini foggiane lo si sapeva da un pezzo: la vittoria, quindi anni fa, dell’Apricena quelli del Molise se la sono legati al dito. E ieri la dimostrazione lampante: squadra foggiana in vantaggio al 75′ per 2-1 con il portiere foggiano Carotenuto che ha esultato vicino alla sua panchina, il segnalinee (guarda caso di Campobasso), segnala all’arbitro (abruzzese, di Sulmona) che il portiere foggiano è uscito fuori dal campo ed ha inveito verso i tifosi di casa: un attimo e il direttore di gara ha espulso il portiere della Gioventù calcio Dauna. Ma non è finita qui: al 90′ rigore per i padroni di casa (guarda caso ancora quel guardalinee) con espulsione del centrocampista della Gioventù calcio Caldarona e 2-2. finita?
Niente affatto al 96′ la rete del vantaggio del Vastogirardi (comunque terza forza del campionato) in mischia con un possibile fallo da parte dell’attaccante molisano su un giocatore di foggiano. Su tutte le furie la dirigenza della squadra dauna che proprio in settimana ha visto revocare il pass per giocare le gare a Lucera (si ritornerà a giocare di sabato tra Casalnuovo Monterotaro e Gambatesa).
“E’ tutto assurdo – dice il presidente Gianfranco Lauriola -, se vogliono che vinca il campionato l’Isernia lo dicano pure, così noi sappiamo che dobbiamo disputare i play-off, ma certe decisioni ti lasciano davvero perpressi. Non so cosa abbia detto o fatto il nostro portiere – rimarca ancora Lauriola -, ma poche volte nella mia vita calcistica ho visto certe decisioni. Non so cosa stia succedendo, ma non vorrei che ci sia una congiura da parte di tutti per non farci arrivare primi in classifica. Lo scorso anno tutti tirarno la volata al Campobasso, quest’anno lo si fa con l’Isernia. Ci dispiace perchè noi in questo campionato ci siamo da una vita e vorremmo giocarcelo alla pari con tutte le altre, ma perdere in questo modo fa davvero male”.
Gioventù calcio seconda ad un punto dall’Isernia e da domenica i foggiani sono costretti ad inseguire, arbitri permettendo.