IL RITORNO DI MICHELE MIMMO. “SCINTILLE CHE NON SMETTONO DI ARDERE”

Ci sono scintille che non smettono di ardere. Ti sfiorano e ti restano dentro. Sono attimi, istanti, percezioni, piccoli ricordi che di tanto in tanto tornano a fare capolino. Perchè il calcio è un’epica delle sensazioni: c’è l’odore dello spogliatoio e la sacralità del pre-gara, le scaramanzie e le sensazioni che si rincorrono durante una partita, gli incroci di sguardi e il misticismo di certa gestualità, di certe usanze, di certe massime pedatorie. Un viaggio continuo, condito dal profumo del campo, dell’erba o della terra battuta, unico nel suo genere. Chi ha vissuto di calcio dilettantistico l’ha ben presente: il “palone” è il primo compagno d’avventura, e anche il più fedele.

Quando si smette lo stacco si sente. La tranquillità ritrovata sorride al ritmo di una vita diversa, di un futuro da scoprire senza il pallone. A volte però, la mente corre all’indietro. Naviga nel mare della memoria, ripesca quegli attimi, quelle sensazioni che per anni ci hanno fatto vibrare dall’emozione. Smettere non è mai facile: ne sa qualcosa MICHELE MIMMO. “Rientro in punta di piedi, il mio unico pensiero è quello di ricominciare. a vivere lo spogliatoio. Il calcio giocato mi mancava troppo: provo a rientrare nel giro”.

Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno-FOGGIA TV CH 99)

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