Tre partite e zero punti, di cui due sul campo amico. Il Sammarco non riesce a raccoglier equanto produce in campo: domenica scorsa, per esempio, granata beffati al 93′ dal Sauri (0-1).

Tirata d’orecchi ai suoi. Come un secondo padre che pungola i suoi figliocci. Il tecnico Nicola Di Lullo non risparmia un monito ai suoi. Questo deve essere l’anno in cui costruire il futuro, ma bisogna mantenere la categoria. A maggio dev’essere festa: non ci sono scuse.

Il Sammarco, che punta ad una salvezza tranquilla, non ha certo iniziato il campionato con il piglio giusto. L’approccio non è quello voluto, certo la manovra piace, dà sbocchi, offre alternative in continuazione. Là davanti, però, manca qualcosa. Serve più cattiveria.

Troppe occasioni mancate sono un peccato veniale da evitare. Di Lullo lo sa, lo fa presente ai suoi. Senza cercare scusanti, e di alibi potrebbe averne, visto il via vai che riempie l’infermeria. “Creiamo tanto e concretizziamo poco – spiega – così non va, non possiamo permetterci di regalare troppo. Abbiamo buttato al vento delle partite da tre punti, ma meglio sia successo ora. Correggeremo il tiro in corsa il campionato è ancora lungo”.

In ogni caso Di Lullo sorride. Il suo Sammarco ha la consapevolezza di poter uscire da questa situazione. “Stiamo bene, giochiamo come voglio io, non posso lamentarmi – rimarca ancora Di Lullo -, ma ci manca quel pizzico di cinismo che trasforma una buona squadra in una squadra forte. Prima lo troviamo meglio è”. Domenica prossima la trasferta in casa dei cugini del Celle.