Il San Severo a Manfredonia “nelle mani” di Antonello Coccia

San Severo a Manfredonia nelle mani di Antonello Coccia, classe ’93. Sanseverese doc, da quando c’è lui a difendere la porta dei giallogranata la porta del San Severo, da quattro gare, è rimasta inviolata. Roba da record visto che il San Severo una gara si e una no, prendeva sempre gol.

“Ma il merito non è assolutamente mio – dice il ragazzo chiamato quattro settimane fa a difendere i pali della sua squadra del cuore -, e di tutta la squadra e soprattutto del pacchetto difensivo che mi da serenità e sicurezza”. Ora bisogna continuare a restare imbattutti anche nel derby con il Manfredonia: bisogna farlo per non mandare tutto all’aria.

In Coccia, a quanto pare, c’è la massima fiducia. Tutti, nell’ambiente giallogranata, hanno individuato in lui il faro che può indicare la retta via alla retroguardia giallogranata. Coccia, nel reparto difensivo e come avviene per gli estremi difensori, ha carta bianca. Ora la parola d’ordine, però, è una sola: salvezza diretta. Un obiettivo sicuramente alla portata per Coccia e soci a patto, però, di uscire indenni da Manfredonia.

Sta lavorando sodo Antonello Coccia, pronto a sbattere la porta in faccia ai sipontini. Marcello Ciofi e Marco Cervino lo tengono sempre sotto torchio come d’altronde avviene per gli altri portieri. “Sentiamo molto questa gara – conclude Coccia -, ma siamo pronti a dire la nostra. Serve un grande risultato per i tifosi, per la società e per il mister che ci sta insegnando molto”. 

Florio e compagni vogliono vincere. “Dobbiamo essere protagonisti del nostro futuro, abbiamo le possibilità di far bene nel finale di campionato – asserisce -, domenica serve un risultato positivo che ci permetterebbe di affrontare la gara successiva con lo spirito giusto, con la giusta umiltà, s’intende”.

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