Illecito sportivo. La Gioventù Calcio Dauna sotto i riflettori della Procura. Campionato a rischio?

Ci risiamo. Le parole pronunciate dal presidente del Comitato Molise quindici anni fa, potrebbero fare effetto. Dopo il passaggio in serie D dell’Apricena-Chieuti, il massimo dirigente molisano, tuonò. “Mai più una foggiana che vada in D con il campionato di Eccellenza molisana“.

Ed allora si fa di tutto per tarpare le ali alla Gioventù calcio Dauna finita sotto i riflettori della Procura Federale per una “presunta” combina della gara Venafro-Vastogirardi del 20 dicembre scorso finita 0-0 (!). Secondo la Procura, i dirigenti della Gioventù calcio, si attivarono avvicinando un dipendente della società Venafro, al fine di condizionare il risultato di quella gara a vantaggio della società dauna.

Ricordiamo a tutti che in quell’occasione la squadra foggiana era ben lontana dalla vetta ed il Venafro era in corsa per il primo posto (questa la classifica al 20 dicembre: Vastogirardi (che ha denunciato i foggiani) era in testa al campionato con 33 punti, poi il Tre Pini Matese a 32, l’Alliphae a 31 e Venafro e Gioventù Calcio Dauna a 29.

Una lotta serrata al vertice con il Venafro in piena corsa per il titolo e con almeno 15 altre gare da disputare.

Vabbè che nel calcio tutto e possibile, ma come si potrebbe alterare un incontro in cui entrambe le contendenti giocano per la vittoria del campionato? E farlo a 15 gare dal termine del torneo. E perchè non si è alterata la gara Gioventù Calcio Daunia-Sesto Campano 1-3 di qualche mese fa?

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