Juniores. Il Carapelle aggredito in casa della Nuova Andria. Molti ragazzi in ospedale con diversi giorni di prognosi

Diversi ragazzi in ospedale, con il calciatore Gaggiano del Carapelle che ha avuto la peggio (10 giorni), poi tante botte per i ragazzi e i dirigenti della squadra foggiana. Questo non è calcio, tanto più se questi incresciosi episodi coinvolgono giovani calciatori, costretti per una partita di calcio a dover ricorrere alle cure del pronto soccorso”, questo l’amaro sfogo del presidente della Polisportiva Carapelle Mariano Tarantino, dopo la trasferta di Tranicontro la Nuova Andriaper il campionato regionale juniores. Una gara in cui a seguito di un normale scontro di gioco, il giovane rossoblu Alessio Caggiano è stato aggredito con schiaffi e calci in faccia dagli avversari in campo, e dai membri della panchina, che prima hanno immobilizzato lo sfortunato ragazzo, e poi lo hanno colpito ripetutamente, durante la rissa hanno avuto la peggio anche i calciatoriVittorio Savastio e Giuseppe Di Lascia, che con Caggiano a fine gara sono stati costretti a ricorrere alle cure del pronto soccorso. Durante la gara inoltre i tifosi avversari hanno più volte lanciato in campo pietre e fumogeni. Per evitare il peggio, il tecnico carapellese è stato costretto a sostituire due calciatori, ma ciò non è servito, tanto che a fine gara sono intervenute tre volanti della polizia e due dei carabinieri. Oltre al danno la beffa, perché la formazione rossoblu ha perso la partita per un dubbio calcio di rigore assegnato dal direttore di gara, ma la sconfitta più grande resta senz’altro quanto accaduto, una situazione inammissibile per la formazione del presidente Tarantino, sempre ai vertici della coppa disciplina, tanto da essere premiata negli scorsi anni dalla Lega Calcio e dalla Tim per sportività e lealtà sportiva. Resta il rimpianto di un amaro pomeriggio che non può definirsi di calcio, con la speranza che i ragazzi siano protagonisti di gol e belle giocate in campo, non allettati in un pronto soccorso per qualcosa che non si può definire calcio.

Un fallo a palla lontana e si scatena il parapiglia con una rissa all’interno del campo da gioco che ha coinvolto diversi atleti Juniores di Nuova Andria e Carapelle. E’ accaduto questo pomeriggio sul campo in terra battuta del “Monsignor Addazzi” di Trani quando ci sono stati momenti di particolare tensione dopo un fallo intenzionale a palla lontana. Gara sospesa per una decina di minuti dal direttore di gara che ha immediatamente espulso due atleti, uno per parte, ma non è subito riuscito a sedare gli animi. Dal parapiglia ne è venuto fuori anche un ragazzo ferito.

Necessario anche l’intervento delle forze dell’ordine di Trani, tra cui due auto della Polizia ed una dei Carabinieri, giunte sul posto per sedare gli animi e per evitare che il nervosismo si propagasse anche all’esterno del terreno di gioco dove nulla di particolare è accaduto. Anche se il bilancio della lite resta di un ferito e diverse persone identificate dagli agenti. Terminata la gara rammarico dei dirigenti andriesi: «E’ stato un fallo a palla lontana come tanti ne capitano sui campi di gioco – ha detto Vincenzo Carbutti, Presidente della Nuova Andria – l’arbitro ha subito preso i provvedimenti disciplinari nei confronti degli atleti coinvolti e noi ovviamente prenderemo i nostri provvedimenti già domani. L’intervento delle forze dell’ordine è stato necessario per sedare gli animi anche se tra Nuova Andria e Carapelle intercorrono buoni rapporti».

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