Ma che bel Vieste: i garganici non s’inchinano neanche di fronte alla capolista Gravina e ai suoi 4 mila tifosi!

Ci si aspettava una bella partita e le due squadre non hanno deluso gli oltre 3000 spettatori che hanno assiepato il Comunale di Gravina per assistire al match tra Footbal Club Gravina e Atletico Vieste, rispettivamente prima e seconda in classifica. Le due formazioni hanno dato vita ad un incontro giocato con estrema correttezza (un solo ammonito, roba da record) e dall’alto tasso tecnico; giusto il pari per quanto si è visto in campo.

Football Club Gravina – Atletico Vieste 1-1

Football Club Gravina: Jeszensky, Palermo, Chiaradia, Montemurro (35st Scaringella), D’Arienzo, Silvestri V. (31st Lede), Mazzilli, Fiorentino, Albano, Rana, Sisalli. A disposizione Cilumbriello, Gentilesca, Costantiello, Lasalandra, Ieva. Allenatore Gennaro Di Maio

Atletico Vieste: Innangi, Augelli P., Caruso, Giannuzzi, Sollitto, Camasta, Silvestri, Milella (34pt Stoppiello), Gallo, Colella, Triggiani (32st Kouame). A disposizione Bua, Masanotti, Santoro, Pafundi, Gravinese. Allenatore Franco Cinque

Arbitro Valerio Vogliacco di Bari,

Reti: 10pt Rana (G), 30st Triggiani (V)

Le importanti assenze nelle due formazioni costringevano i due tecnici a modificare gli assetti tattici solitamente adottati: mister Di Maio si affidava al 3-5-2 mentre mister Cinque partiva col 4-2-3-1. Dopo una prima fase di studio, i padroni di casa sbloccavano il punteggio alla prima vera occasione: sulla battuta di un corner da destra si avventava Rana che colpiva con forza di testa mandando la palla verso la porta; la traiettoria veniva sporcata da una deviazione involontaria di Triggiani che ingannava Innangi, a cui sfuggiva il pallone dalle mani per poi recuperarlo quando aveva già varcato la linea di porta.

Il gol del vantaggio dei capoclassifica non demoralizzava gli inseguitori che con Colella dalla distanza si vedevano la strada verso il gol interrotta da Jeszensky. Sul versante opposto, il cross rasoterra di Rana non trovava la deviazione sotto porta di Albano sotto misura.

Dopo appena mezz’ora Franco Cinque rimescolava le sue carte e dava la svolta alla partita, sacrificando Milella per Stoppiello, riproponendo la stessa formazione con cui aveva battuto il Casarano appena 3 giorni prima. Il cambio tattico garantiva maggiori coperture in difesa ed equilibrio tra i reparti, riuscendo nell’intento di giocare alla pari la partita più attesa della giornata. Ma le azioni dei viestani si concludevano con tiri dalla distanza che finivano fuori.

Ad inizio ripresa i padroni di casa cercavano di chiudere il risultato ma un salvataggio sulla linea di Paolo Augelli a spazzare la deviazione di Albano, e la parata di Innangi sullo stesso attaccante hanno fatto strozzare in gola l’urlo di gioia del folto pubblico di casa.

I garganici si rendevano pericolosi con rapide ripartenze sfumate per la chiusura dei difensori di casa. Alla mezz’ora, nel momento migliore per gli ospiti, giungeva il gol del meritato pareggio: sul cross di Sollitto da sinistra, Triggiani saltava più in alto dei suoi marcatori e del portiere in uscita, deviando con la testa in fondo alla rete. 1-1!

Gli ospiti avevano anche l’opportunità di raddoppiare appena tre minuti dopo con una botta di Colella da 30 metri ma il suo tiro andava a baciare la parte alta della trasferta per poi finire in fallo di fondo. Di Maio mandava in campo Lede per Silvestri e Scaringella per Montemurro ottenendo solo mischie in area (una sventata col corpo da Sollitto, immolatosi per intercettare un pericoloso tiro dall’interno dell’area) e tiri da lontano, il più pericoloso veniva smanacciato da Innangi. Ma al tempo stesso l’Atletico Vieste si ritrovava a disposizione delle praterie in ripartenza, facendo tremare più volte la squadra di casa.

Al triplice fischio le due squadre si dividevano la posta in palio e gli applausi del pubblico del comunale gravinese (compresa la cinquantina di viestani giunta in terra murgiana); la contemporanea sconfitta interna del Casarano ad opera del Team Altamura lascia immutate le prime due posizioni in classifica, e consente al Barletta di occupare il terzo gradino a due punti dai garganici.

Il pari premia il carattere e la testardaggine degli ospiti, capaci di contenere le pericolose offensive delle punte avversarie con l’ennesima prova impeccabile dell’intero apparato difensivo; ma premia anche l’ottimo lavoro in fase di possesso palla, in grado di far male sia con le azioni manovrate, sia con le rapide ripartenze. Non è un caso, infatti, che l’Atletico Vieste ha conquistato ben 7 punti nei tre temibili match giocati in una settimana, in trasferta contro la Sudest e il Gravina, e in casa col Casarano. Risultati, questi, che non modificano il profilo basso dello staff tecnico e della dirigenza che pone più interesse al vantaggio sulla quint’ultima che al ritardo dalla prima. “Raggiungiamo prima possibile quota 40 punti per festeggiare la salvezza, e poi divertiamoci” è il ritornello che si ascolta ogni dopo partita nell’ambiente viestano. La conquista di questo obiettivo passa per la partita casalinga che Augelli e compagni giocheranno domenica prossima con il Castellaneta, con un orecchio al risultato della trasferta del Gravina sul campo del Novoli…

Sandro Siena


 

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