Il Monte in casa della capolista O. Bitonto. “Proviamoci, tanto siamo una squadra da tripla”

Mai così in alto nel campionato di Promozione. Uno sprint che profuma di sorpresa. La squadra del presidente Pasquale Benestare sorride sotto il baffo. L’avvio è di quelli da urlo con il terzo posto in classifica ad uno solo dal secondo posto. Non è tempo di proclami ma un primo bilancio, quello sì, è possibile. Fisiologico, l’interesse che scatta dopo dieci giornate. Doveva essere un anno di interrogativi, di incognite irrisolte dopo un cambio repentino ed improvviso giunto in estate, con la squadra reclutata un po’ così, con una certa fretta, con l’esigenza più di rattoppare le partenze che di progettare da solide basi, che pur c’erano, l’anno nuovo.

Il punto di domanda incombente, però, s’è presto trasformato in un punto esclamativo che incipria il sorriso sgargiante sul volto dei bianconeri. Il Monte Sant’Angelo del tecnico Celeste Ricucci piace e convince, vince e si conferma, gioca e concretizza.

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Come piace al suo allenatore. “L’avvio è ben oltre le più rosee aspettative – commenta – bisogna sempre guardare da dove si viene”. Monte veniva da una salvezza importante nell’anno passato. Si è cambiato l’allenatore e dunque le metodologie di lavoro. La nuova rosa è stata costruita in fretta, con l’unico obiettivo costruire un’ossatura in grado di reggere un campionato come la Promozione. Obbligatorio, dunque, focalizzare l’attenzione sulla sola salvezza. E’ bello scoprire che si stanno sorprendendo anche loro stessi. L’exploit è figlio di un gruppo di lavoro serio, coeso, dedito all’apprendimento di quel bel calcio di cui Ricucci, da sempre, è maestro e cultore.

monte Santangelo

“Giochiamo bene – ammette l’allenatore di montanari -, ma potremmo migliorare, i margini ci sono e non lo dico per frase fatta. Faccio un plauso personale ai ragazzi per come si applicano e come mi seguono, vedo voglia di imparare e questo sta facendo la differenza. Se cambia l’obiettivo? Presto per dirlo. Noi viviamo alla giornata. Se le cose continuassero così, allora potremmo recitare la parte della sorpresa. E’ un’ipotesi, ma lasciamola li dov’è. La testa è sul campo e sul presente, non voglio distrazioni”.

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