Monte: lascia Antonio Rinaldi. “L’amore per questa maglia mi ha fatto continuare oltre il dovuto”

Sorpresa in casa Monte Sant’Angelo. Questa mattina ha rassegnato le proprie dimissioni il dirigente Antonio Rinaldi, dopo 10 anni al servizio della società bianconera. Con una lettera, ha spiegato le motivazioni che lo hanno spinto a propendere per questa difficile decisione. Questa la lettera integrale:

Dopo essere stato accusato di chissà quale complotto, semplicemente perché vedo le cose in maniera molto differente e perché non amo fare l’uomo di facciata, amo i fatti, ho deciso in serata di rassegnare le mie dimissioni dopo 10 anni esatti, trascorsi nelle fila del Monte Sant’Angelo Calcio, prima come calciatore e poi dal 2009 come segretario, oltre ad aver ricoperto la carica di direttore sportivo nella storica stagione 2011/2012 della promozione in prima categoria e nella stagione 2012/2013 stagione che ci ha visto approdare in promozione. Penso di aver operato sempre per il bene della squadra ed essermi conquistato il rispetto dei tanti ragazzi che hanno vestito la nostra maglia, ed i vari Mister che si sono avvicentati, e che ancora oggi mi rispettano. Spero con tutto il cuore che quanto riportato in queste ore su alcuni articoli si avverino per il bene del calcio locale, resterò sempre un tifoso del Monte Sant’Angelo ad ogni livello, ma a me piacciono i fatti e ad oggi i fatti dicono altro. Ringrazio tutti i presidenti passati e presenti e tutti i mister da Piemontese, Rago, Di Mauro, Cappucci, Ricucci, Mimmo e D’Arienzo, i preparatori dei portieri Puzzolante, Orsini e soprattutto Angelo Di Maggio, a cui va un ringraziamento particolare, per essersi reso disponibile dopo mia richiesta in questo momento difficile, un grazie va anche agli allenatori delle juniores Domenico Prencipe, Giusy Varrecchia e Matteo Cotugno, da ognuno di loro ho imparato qualcosa che porterò sempre con me, purtroppo l’amore per questa squadra mi ha fatto continuare oltre il dovuto, col senno di poi penso di aver sbagliato. Grazie a tutti e forza ragazzi, se sono rose fioriranno”.

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