Rieccolo il Monte Sant’Angelo, ritornato a ruggire nel campionato di Promozione dopo la quaterna (4-1) di domenica scorsa nel derby con il Real Siti ed in attesa di ospitare la capolista Omnia Bitonto domenica prossima per la seconda gara casalinga consecutiva. Zona play-off a sette punti, ma non è lontana neanche quella degli spareggi per la permenenza con i montanari che hanno quattro punti in più del Polimnia. Un Monte che sembra aver preso le misure al campionato dopo un febbraio in chiaroscuro complici i tanti infortuni.
Delli Carri, Pignatelli, Lauriola e Nasuto vogliono compiere l’impresa con la corazzata barese. Ma bisogna dare continuità ai risultati: spesso la squadra del tecnico Celeste Ricucci è troppo bella e poco concreta. Tanta forma e poca sostanza, soprattutto nei momenti topici della stagione.

Il problema di Chiarella, Padalino, Fiorentino e Valentino è sempre lo stesso, si ripete puntuale, come fosse un copione già scritto. Quando c’è da tirar fuori la sciabola, gli uomini del presidente Pasquale Benestare si ostinano ad usare ancora il fioretto. A torto.

Gatta, Palumbo e Quitadamo praticano un buon calcio e non meritano certo la posizione che attualmente occupano in classifica. Ora ci sono tutti gli ingredienti per tirare dritti fino alla fine. Bruno, Lizza e Renzulli non devono molare adesso. Ora bisogna tradurre in numeri i presupposti d’inizio stagione e questo la squadra del tecnico Ricucci lo sta già facendo. Ma bisogna insistere, partita dopo partita, per scoprirsi grandi sul campo, là dove si fa davvero la storia, e non altrove. Pragmatismo è un concetto che a Monte, quest’anno, sembra essere passato bene. Società, staff e rosa stanno dimostrando coi fatti, senza proclami, che, stavolta, si è lavorato davvero per bene. Il tecnico con il suo staff ha messo assieme quel mix di giovani ed esperti che sembra essere perfetto per la categoria.