Nonostante non ci sarà, il tecnico Rufini carica la sua Apricena “Serve la testa, soprattutto. Più sicurezze e meno paure”.

Nella finalissima play-out del campionato di Promozione con il Barium, l’Apricena dovrà fare a meno del suo tecnico-giocatore Danilo Rufini. Un peccato, perchè l’esperto centrocampista era il faro del gioco degli apricenesi. Ora lo spauracchio play-out con i baresi. Un po’ d’amaro in bocca c’è, il tecnico apricenese non lo nasconde. Rufini sorride, ma è un sorriso che fa a cazzotti con la consapevolezza d’aver avuto talmente tanta sfortuna che la metà, quasi, sarebbe già stata abbastanza.

Lo spauracchio play-out è realtà, i suoi dovranno sudarsi la salvezza nell’appendice postcampionato senza il suo apporto. Un prolungamento di stagione che ad Apricena volevano evitare sin dallo scorso agosto. Nel momento migliore, però, i ranghi si sono ridotti all’osso.

Un impoverimento della rosa che ha impedito ala squadra di dare linfa a quel momento positivo di fine inverno che li aveva proiettati fuori dalla zona rossa. “Sono dispiaciuto – commenta il tecnico – potevamo evitare i play-out, le potenzialità le avevamo. C’è rammarico perchè nel momento migliore abbiamo perso molti titolari per i più svariati motivi. Ora giochiamocela, chi è rimasto saprà farsi valere in campo”. Con il Barium non sarà facile e questo Rufini lo sa bene. Serve una scossa, serve assolutamente essere consapevoli delle proprie forze. Serve un’impresa. Serve la “testa”, soprattutto. Più sicurezze e meno paure.

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