Queste le parole del Ds Pierluigi Marino. “Deluso, perché a nessuno è importante niente. Deluso, perché tutti gli sforzi fatti finora verranno buttati al vento. Deluso,perché in questa città una cosa buona, non la si può avere/mantenere. Deluso, perché come sempre prevalgono l’invidia e l’ipocrisia in questa città. Deluso perché oggi ho visto piangere uomini, per una cosa che sarebbe dovuta stare a cuore a tutta la città. Dentro di me, avrei tante delusioni ancora da esporre ma mi fermo qui – scrive Marino –. Il San Severo calcio, la serie D, termina oggi, so che all’ 80% della popolazione Sanseverese non fa più di tanto clamore, anzi forse c’è chi sta pure godendo, fatto sta che nessuno ha preso a cuore questa situazione quando era ancora possibile salvarla.

Ho un dolore fortissimo dentro – dice ancora Marino -, perché ho perso qualcosa di mio, qualcosa che,mio padre e qualche altro hanno costruito, con tanti sacrifici e tanto amore, per far si che questa città avesse un motivo di orgoglio in più, e invece in questi mesi sono stati pure screditati e accusati di essere il male del San Severo calcio, e che fin quando ci fossero stati loro nel San Severo, la squadra nn avrebbe avuto ne aiuti ne altre forze economiche. Bene, nonostante queste brutte affermazioni, mio padre e company si sono fatti da parte, pur di non far morire il San Severo, con la speranza che così facendo questi pseudo imprenditori e amministratori cittadini subentrassero. Come volevasi dimostrare la gente è brava solo “a chiacchiere” perché di quegli imprenditori e dell’amministrazione, nemmeno l’ombra, o meglio sono state fatte una manciata di promesse, ma come ben insegna la storia ” tra il dire e il fare, c’è di mezzo il mare”….

Così il San Severo è rimasto orfano di se stesso – conclude il ds Pierluigi Marino -, destinato a fare una fine drammatica, dopo la cestistica anche il San Severo calcio scompare, un altro sport perso e rovinato da chi prima come carica istituzionale,ha sbagliato come uomo…. Voglio ringraziare lo stesso questi splendidi ragazzi che prima di essere giocatori sono stati UOMINI, onorando la maglia al meglio e capendo le situazioni di difficoltà…se anche al potere ci fossero persone così, forse nn staremmo qui a piangere e recriminare…