Real Siti, missione tranquillità: Fiordelisi. “Un passo alla volta, ma con il Canosa, però…”

Missione tranquillità. Al Real Siti, società nata dalla fusione tra Stornara e Stornarella, basta davvero poco per conquistarsi la seconda e storica permanenza nel campionato di Promozione pugliese. Dopo il pareggio di domenica scorsa (3-3 nello scontro diretto in casa del Laterza) ora per i ragazzi del presidente Mario Fiordelisi e del patron Luigi Giannatempo, si presenta la possibilità, almeno sulla carta, di raccoglierne tre con il Canosa (squadra alla portata per la truppa del tecnico Antonio Lomuscio) domenica prossima sul campo amico.

La squadra del dirigente Franco Mastasi ha cambiato alcuni interpreti rispetto alla scorsa stagione, ma non il copione. Nuovo campionato, stesso obiettivo. In testa c’è solo la salvezza. Con forze sempre più fresche, all’insegna di una politica rivolta al far fruttare il prodotto interno che, ormai, paga da anni. Non è un accontentarsi dell’osso: è un far calcio misurato sulle proprie possibilità, per trarre il massimo senza follie, dunque senza snaturare la politica di un sodalizio che da diversi anni ha spalancato le porte ai giovani del circondario.

Ma se la gioventù guerriera è il fiore all’occhiello di un Real Siti che in estate sembrava in via di smantellamento, una menzione particolare la merita il gruppo degli uomini più esperti: da Giovanni Stango a Maurizio Piscopo per chiudere con il centrocampista Costa. “Stiamo costruendo un’altra annata di soddisfazioni contando praticamente solo sulle nostre forze – ammette il presidente Mario Fiordelisi -. Stiamo ottenendo risultati gratificanti tra cui, non dimentichiamo, anche la semifinale di Coppa Italia di Promozione”.

E domenica prossima, con i canosini, Colecchia, Petrozzi, Colucci, Lacerenza e Lagrasta non possono sbagliare: servono i tre punti, quelli per tenere a debita distanza la zona play-out. “Dovremo essere bravi – dice Fiordelisi – a non farci condizionare dalle inevitabili tensioni che accompagnano una gara importante. Questo è un campionato duro e ogni gara è una sorta di finale. Vincerà chi sarà più tranquillo, ne sono convinto. Il Canosa è una buona squadra, noi, però, dobbiamo avere la forza e le capacità per imporre il nostro gioco”.

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