San Nicandro. Gaeta. “Si, io alla finalissima ci credo. Andiamo a vincere”

Un solo risultato a disposizione: la vittoria. Il San Nicandro, sabato prossimo in casa dello Sporting Apricena, proverà a ripetere il risultato ottenuto in campionato quando i ragazzi del duo Schiavone-Gaeta vinsero 2-0 proprio sul campo dello Sporting Apricena. Si può fare e i garganici se lo ripetono più volte durante gli allenamenti. Si deve vincere: con un pari (dopo i tempi suplementari, non ci sono i rigori) passerebbero gli apricenesi che poi affronterebbero il Matinum.

Il San Nicandro (quarto solo per differenza reti) non ha altri risultati a disposizione. “Sarà una gara difficile, ma non proibitiva – dice il tecnico Carlo Gaeta -, giocheremo a viso aprto come abbiamo sempre fatto. Si, io alla finalissima ci credo e con me anche i ragazzi”. Una settimana densa di preparazione per Antonio Gaggiano, Nazario Melchionda, Antonio Ciavarrella, Leonardo La Torre, Vincenzo Salvato e Gianpaolo D’Antuono. I ragazzi del San Nicandro vogliono la finalisisma e saranno accompagnati (si gioca sabato 16 aprile alle 16) da tantissimi simpatizzanti nella vicina apricena.

“Il pubblico di San Nicandro è caloroso – rivela Michele Schiavone che guida la squadra con Gaeta -, siamo sicuri che ci darà una grande mano ad Apricena”. Nicola Ferrara, Giuseppe Cruciano, Luciano Di Paola, Marco Misino, Pietro Libero e Simone Giuliani sono pronti a fare lo sgambetto allo Sporting Apricena. “Sarà comunque una bella partita – continua Gaeta -, anche nel doppio confronto in campionato le due squadre hanno dato spettacolo. penso che il pubblico si divertirà, ripeto noi giochiamo per vincere fin dall’inizio della gara”. Luciano, Pestilli, Riccardo Giagnorio e Marrocchella sono pronti a dare tutto se stessi per portare a casa la vittoria.

“Dobbiamo essere bravi a giocare con la stessa mentalità che abbiamo messo in campo nelle ultime gare. Se ci mettiamo rabbia possiamo raccogliere il massimo anche in casa loro”, ripete all’infinito Gaeta. Il tecnico potrebbe schierare una formazione a trazione anteriore. “Ho un buon gruppo di calciatori – dice Gaeta -, che durante la settimana lavorano sodo, è difficile fare la formazione perchè meriterebbero tutti di andare in campo”.

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