San Severo in attesa del Gragnano. Tutti sotto esame, non si più perdere ancora terreno!

Mai così male negli ultimi cinque anni di Serie D. Un solo punto in sette gare, ultimo in classifica da solo: l’Alto Tavoliere San Severo, sconfitto anche domenica scorsa in casa della Cavese (2-0), continua a sprofondare. La squadra, pur non subendo eccessivamente gli avversari, non riesce a smuovere la sua classifica e a fare punti. Anche domenica scorsa dopo il vantaggio dei campani i giallogranata hanno tentato di riaprire l’incontro, ma la palla ancora una volta non è entrata in rete, poi il raddoppio dei padroni di casa e la gara si è chiusa lì. Per il momento la società, ancora in silenzio stampa, continua a dare fiducia al tecnico Massimiliano Vadacca che colpe, in realtà, ne ha ben poche per l’organico che gli è stato messo a disposizione. Quello dell’alto Tavoliere San Severo è quello che è, una squadra che non riesce a trovare una sua quadratura con uomini che non sembrano adatti, per età o per qualità tecniche, a questa categoria. Inutile fare nomi e cognomi: quest’organico non ha le qualità per riuscire a giocare con una certa personalità in campo e per gli avversari è un gioco da ragazzi portare a casa i tre punti.

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La situazione adesso è davvero drammatica con un solo punto all’attivo in classifica dopo sette gare e con il San Severo da solo in fondo alla classifica. Un solo punto conquistato e due gol realizzati con undici subiti. Un bottino che diventa ancora più amaro rispetto agli anni passati che ha certificato un’involuzione anche rispetto a quanto visto nelle stagioni scorse in fatto di potenzialità della squadra. In casa della Cavese l’Alto Tavoliere ha cercato di giocare o meglio ha provato a farlo, ma tardi. Remissivo e privo di carattere e di determinazione dopo il vantaggio dei campani. Una squadra che spesso sembra essere senz’anima che si è sveglia soltanto dopo lo svantaggio poi impossibile da recuperare. Da rivedere anche i meccanismi difensivi e offensivi dove gli uomini giallogranata non riescono a trovare il piglio giusto. Spesso si è troppo brutti per essere veri. Non è il periodo da analizzare sul piano tattico e tecnico. Le attenuanti sono poche. Dispiace perché si poteva avere di più in classifica. Quello che ha dato fastidio alla dirigenza, probabimente, è stata la mancanza dell’atteggiamento giusto da parte degli uomini di Vadacca prima dello svantaggio e dopo la rete dei campani.

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Forse lo stesso tecnico nella settimana scorsa non ho toccato le corde giuste in qualche giocatore oppure non c’è stata la predisposizione per capire quanto fosse importante la partita di Cava. Certo la voglia di riscatto è tanta e domenica prossima, in casa, con il Gragnano è vietato sbagliare ancora. Potrebbe essere anche l’ultima possibilità di restare in panca anche per lo stesso Vadacca che pagherebbe colpe non sue ma la società gli darebbe il benservito solo per dare una scossa allo spogliatoio. Amarezza e delusione. Sono questi i sentimenti che si respirano nell’entourage della società dell’Alto Tavoliere. La partita contro il Gragnano di domenica prossima, dunque, diviene un esame fondamentale per la truppa del diesse Gigi Marino che ha l’obbligo dei tre punti per due ragioni fondamentali: in primo luogo bisogna dare uno scossone alla classifica e nella speranza di poter anche recuperare punti su altre compagni in difficoltà, ed in secondo luogo il calendario dopo la gara contro i campani propone ai ragazzi dell’Alto Tavoliere scontri molto duri.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)

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