San Severo: serve un campo in attesa del Ricciardelli. Apricena la sede più vicina.

Unire le forze economiche del territorio per una squadra che sia un punto di riferimento per tutti i tifosi. E’ quanto emerso dall’ultima riunione societaria del San Severo, la prima in cui si parlava della prossima stagione. La dirigenza vorrebbe festeggiare il quinto anno di permanenza nel campionato nazionale di serie D con una formazione che rappresenti nopn solo San Severo ma quanto tutto il comprensorio e capace di coinvolgere appassionati di Apricena, Torremaggiore, San Paolo Civitate, Lesina e Poggi Imperiale. Il progetto, decisamente ancora in costruzione, sembra essere molto ambizioso.

Se ne saprà di più ad inizio della prossima stettimana quando ci saranno altre riunioni e verranno limati i particolari del progetto. Si può fare, si deve fare per far sopravvivere la serie nazionale da queste parti. Solo così, unendo le forze dirigenziali ed economiche si potrebbe davvero far bene.

Nella riunione non si è parlato d’altro, nè un accenno al prossimo tecnico, nè tantomeno di calciatori. Un passo da fare vista anche l’attuale indisponibilità del Ricciardelli. La possibilità di chiedere il MadrePietra Stadium di Apricena come campo su cui giocare è doveroso visto che nel circondario non ci sono alri impianti da gioco disponibili per la Serie D. E la cosa potrebbe essere fattibile visto che le forze economiche di San Severo ed Apricena potrebbero unirsi. Serve fare in fretta, però, il tempo passa e l’iscrizione al campionato è alle porte. Ecco perchè già dalla prossima settimana ci sarà un’accellerata al progetto con nuove cariche dirigenziali in seno alla centenaria storia calcistica del San Severo che, comunque, resterà tale.

E a quanto sembra di capire anche le tifoserie di San Severo e di Apricena sarebbero daccordo sul nuovo progetto. Tutto questo per avere una squadra che sia protagonista nella prossima stagione con una serie D che avrà tutte le sembianze di una serie C. Con il passare del tempo, infatti, si delineano le squadre che potrebbero far parte del raggruppamento H in cui la squadra verrebbe inserita. Ci saranno compagini come Taranto, Nocerina, Nardò, Potenza, Cerignola, Melfi e Altamura il cui passato calcistico non si discute. Ma squadre importanti anche come Picerno, Francavilla, Gelbison, Gravina, Herculaneum, Manfredonia, Portici, Ebolitana e Real Metapontino. Ecco perchè unire le forze sarebbe importante per poter competere con squadra dall’illustre passato. Se ne saprà di più nei prossimi giorni, ma il progetto, a quanto sembra, è molto ambizioso.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)

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