SI SAREBBE GIOCATO DOMANI FASANO-CERIGNOLA: DOVE STAREBBERO OGGI GLI OFANTINI?

Sarebbe stata oggi, se la stagione non si fosse fermata per il Coronavirus, la cerignola domenico diceccovigilia della trasferta di Fasano che per molti calciatori dell’Audace Cerignola poteva essere determinante per avvicinarsi alla vetta visti gli scontri diretti delle giornate precedenti tra le prime tre (Bitonto, Foggia e Sorrento). “Facile parlare sulla carta – dice sorridendo il capitano Domenico Dicecco -, certo sarebbe stata una tappa importante, poi non so se saremmo arrivati sul podio o tra le prime due, ma tutto era ancora possibile visti gli scontri diretti per le altre”. Lo ha amesso più volte nelle ultime settiname: Lorenzo Longo le ultime 8 gare le avrebbe volute giocare perchè nella rincorsa ci credeva. “E ci credo ancora – dice il bravo centrocampista gialloblu autore di 8 reti in questa stagione -, io dico che CERIGNOLA LORENZO LONGO 7con il Fasano ci giocavamo tre punti fondamentali per la chiusura del torneo”. Magari Raider Rodriguez avrebbe segnato ancora. “L’importante e che vinceva la squadra – ammette la punta ofantina -, poi se segnava Rodriguez o meno faceva lo stesso”. Ben 13 realizzazioni per l’italocubano che prima della sosta stava vivendo un momento davvero felice e stava trascinando a suon di reti la squadra ofantina verso l’alto. E pensare che in Serie D non ha mai giocato. “Spero si riparta – rimarca la punta dell’Audace Cerignola -, il campo e la felicità di metterla dentro mi manca”. La Serie A del Cerignola dove stavano facendo la differenza. Gli ex del Sassuolo, Gianluca Sansone ed Alessandro Longhi si vede lontano un miglio che sono di ben altra categoria. “Una squadra importante la nostra – sottolinea il cerignola rodriguez 3-10-19difensore -, spero si ritorni a giocare”. Il cuore manda segnali, la testa cerca di resistere alla mancanza del campo della vita quotidiana di un calciatore. Il pregiato attaccante dell’Audace Cerignola Mario Marotta (tanta esperienza in C) non vede l’ora di ritornare in campo e ritrovare i suoi compagni di squadra. “In effetti mi mancano tutti – dice il calciatore dell’Audace -, anche se ormai viviamo in un’epoca in cui si può restare in contatto anche a centinaia di chilometri di distanza, anche se per chi fa sport ed è abituato a stare ogni giorno e per diverse ore in un gruppo – rimarca Marotta -, la mancanza della quotidianità e del rapporto umano con tante persone si sente eccome.” Il calcatore si sente quotidianamente con tante persone della grande famiglia dell’Audace Cerignola. Insomma, scalpitano gli attaccanti dell’Audace, il campo manca troppo.

Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno del 3-4-20)

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