Sporting Accadia. Il patron Metauro: “La consapevolezza che sia davvero l’anno buono”

La consapevolezza che sia davvero l’anno buono per risalire si respira nell’aria, così come la scaramanzia, unita alla prudenza, che non sono mai troppe, in fatto di analisi e dichiarazioni su ciò che è stato e su ciò che sarà da qui a maggio. Gerardo Natale, artefice della cavalcata e abile regista da panchina, non nasconde la propria giustificata e legittima soddisfazione per quanto meritato sul campo. Le sue, sono vere e proprie parole al miele. “Innanzitutto ringrazio tutti coloro che fanno parte dello Sporting Accadia – commenta – dal presidente De Rosa che ha costruito una società che non fa mai mancare nulla, al dg Metauro che per impegno, competenza e passione è di un’altra categoria. Se la squadra è là davanti e fa parlare di sè è grazie a loro”. Un copione perfetto, quello scritto da Natale. Interpretato a dovere, senza quasi nemmeno una sbavatura dai suoi, in un crescendo continuo, come a dire che, se questo è lo spettacolo visto finora, la platea a teatro ha di che incuriosirsi per il finale. Perchè lo Sporting Accadia piace e convince, è utile e dilettevole insieme, proprio come voleva il tecnico Natale, che col bel calcio, è risaputo, ha uno stretto legame da anni. “La parola d’ordine è umiltà – rimarca il patron Antonio Metauro – che vorrà dire mantenere sempre la voglia di stupire e di superare tutte quelle difficoltà che fisiologicamente arriveranno. C’è la consapevolezza che, finchè la matematica non ci premia, non abbiamo concluso niente. Il titolo di campioni d’inverno è uno zuccherino, ma è la torta di maggio che conta”. Intanto il tecnico Natale in testa ha un cruccio: dare un compito preciso alla sua squadra e farsi capire a dovere. Ma non solo. “Mi piacciono le squadre in cui si vede un’idea di gioco precisa, dove i giocatori sanno bene cosa devono fare – conclude – ora il mio concetto di calcio è passato qui, i ragazzi l’hanno recepito bene. Ma è la continuità che ci farà grandi e non è facile da mantenere. Noi però, da qui a maggio, faremo corsa su noi stessi. I calcoli li faremo dopo marzo. Prima, c’è davvero molto da lavorare: mettiamoci in marcia”.

Condividi:
WhatsApp
Facebook
Twitter
LinkedIn
Email
CONDIVIDI
WhatsApp
Facebook
Twitter
Telegram