Sporting Ordona dopo il successo di Molfetta. Ricucci. “Nè brocchi prima, nè campioni ora”

Per i sogni c’è tempo. Maggio è distante: meglio non disturbarli prematuramente. Lo Sporting ordona del presidente Mario tarantino lavora su se stessa. L’ambizione, giustificata e fisiologica, è lo scalpello con cui il tecnico Celeste Ricucci vuol dare forma, ancora una volta, alla sua creatura. 

Forte è chi sa attendere, chi sa capire, interpretare il momento. Ricucci è chiamato ad un lavoro di gestione che si vuole certosino. 

Proclami non se ne fanno, nemmeno si gioca a nascondino. C’è trasparenza, buonsenso. Il sano piacere di dire le cose così come stanno. 

“Siamo una squadra che vuole sempre vincere e questo mi conforta – spiega Ricucci – per vincere serve anche questo. Ma dobbiamo migliorare sul piano della mentalità, spesso bisogna avere pazienza. Possiamo lavorare meglio in fase di possesso”.

Un successo che vale oro.

“Non eravamo brocchi con il Real Noci e non siamo campioni ora dopo il successo di Molfetta. Bisogna mettere più attenzione in tanti particolari, abbiamo le qualità per gestire le partite come vogliamo. Impariamo a tirarle fuori al più presto, già ora siamo sulla buona strada”.

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