CERIGNOLA – Lo Sportmania Cerignola, nel campionato di Terza categoria, ha già messo le cose in chiaro e dopo tre giornate guida la classifica del raggruppamento “A”.
Se c’è una squadra che fa paura, per il suo reparto offensivo questa è sicuramente la compagine del tecnico Michele Schiavone, proprio per l’enorme potenziale in attacco e la facilità di andare a rete che ha contraddistinto le prime giornate di campionato dei ragazzi gialloblu.
La truppa allenata da mister Schiavone ha elementi di un certo peso tra i suoi attaccanti, ma sarebbe un torto parlare solo del reparto offensivo visto che è tutto l’organico sta meravigliando la società e sta facendo tanto per dare risultati importanti al suo mister che ha sicuramente centrato l’obiettivo di guidare, ottimamente, un buon gruppo.
A pagare le spese, lo scotto, rispetto a questa compagine che sembra non fermarsi più sono state un pò tutte le squadre: miglior attacco del campionato.
Un bottino impressionante in questo campionato. Quello gialloblu è un attacco stratosferico che è capace di andare in goal e di concretizzare quasi sempre nel migliore dei modi le occasioni che portano i suoi avanti a tu per tu con la porta degli avversari. Ma sarebbe riduttivo parlare dello Sportmania Cerignola citando solo il suo super reparto offensivo, infatti la squadra si regge anche sul centrocampo che fa filtro e lavora sodo e sulla difesa che, arcigna, non fa passare nessuno.
Altro dato di interesse del team di mister Schiavone, è quello relativo al pacchetto arretrato che ha lasciato poco agli avversari. Nessuna squadra ha saputo far meglio fino ad oggi. ”
Ho costruito un gruppo che in campo gioca a calcio con il pallone per terra e nonostante siamo in Terza categoria non dobbiamo badare a questa categoria ma imparare a giocare al calcio – dice Schiavone -, al di la delle condizioni climatiche e dei campi, senza giocare come solitamente si vede fare in questo tipo di campionato. Ora siamo lì ed è bello sognare e mantenere la posizione raggiunta. Obiettivo di oggi è non partire mai già sconfitti.
Antonio Villani (La Gazzetta del Mezzogiorno)