Un Natale sereno, senza affanni nè pensieri. In casa dello Sporting Daunia Foggia

Un Natale sereno, senza affanni nè pensieri. In casa dello Sporting Daunia Foggia, unica squadra del capoluogo nel calcio dilettantistico (milita in Prima categoria), lo vivranno così, con gli occhi placidi e il sorriso stampato sul volto. La serenità dell’ambiente ha permesso una promettente rima, e non solo linguistica, con la tranquillità raggiunta in campionato, dove l’undici di Cesare Ciminiello, dorme placidamente, godendosi il meritato riposo nell’accogliente antro della pancia della classifica. Avessero detto a Ciminiello, giunto alla corte del presidente Benito Stanco, spinto dagli stimoli di una scommessa da vincere, che avrebbe raccolto così tanti punti in un sol girone, probabilmente, ci avrebbe messo la firma subito, ad occhi chiusi. Sì, perchè per lo Sporting daunia Foggia doveva essere l’anno zero, quello della ripartenza dopo un nuovo ridimensionamento. I neroverdi hanno saputo stupire se stessi e gli avversari, i giornalisti e gli spettatori. L’impresa è figlia di un calcio pratico, italianissimo e diretto con lucidità da Ciminiello e interpretato come si deve dai giocatori, destinatari di un’idea di gioco magari non spettacolare, ma sicuramente funzionale. In casa dello Sporting Daunia Foggia è l’arrosto che conta, metaforicamente parlando, non il fumo

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